X-O Manowar vol. 10: Exodus, la recensione

Abbiamo recensito per voi il decimo volume di X-O Manowar, di Robert Venditti e Rafa Sandoval, edito da Star Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Volume ricco di avvenimenti questo Exodus, decimo appuntamento con la serie Valiant Comics X-O Manowar, edita in Italia da Star Comics. Avvenimenti che hanno un solo e unico protagonista: il guerriero visigoto Aric di Dacia, strappato alla sua terra e ai suoi affetti da una razza aliena chiamata Vigna. Ridotto in schiavitù, è riuscito a impossessarsi dell’armatura senziente Shanhara, grazie alla quale ha liberato il suo popolo dalla prigionia e lo ha riportato sulla Terra, sebbene sedici secoli dopo la sua epoca. Questa l’origine dell’implacabile Aric, divenuto X-O Manowar, difensore del nostro pianeta e della sua gente, che nel frattempo si è stanziata nel Nebraska nordoccidentale.

In questo nuovo ed emozionante tomo sono ben due gli eventi che stravolgono - nel bene e nel male - la vita del visigoto. Nel primo racconto vengono narrate le nozze con Saana, sua attuale compagna e donna che incarna la parte più razionale della coppia, a bilanciare l’animo impulsivo e combattivo di Aric; legarsi in eterno alla giovane comporta il liberarsi da un grosso fardello che impedisce al guerriero di vivere completamente la sua vita sentimentale.

Nemmeno il tempo di festeggiare il lieto evento che una nuova quanto delicata situazione richiede l’intervento dell’eroe in armatura. La Vigna è infatti giunta sulla Terra, questa volta non con intenti bellicosi, ma per chiedere aiuto, un posto che li possa accogliere. Come abbiamo avuto modo di leggere nel precedente volume, Arma Finale, il loro pianeta è stato distrutto e, dopo aver viaggiato attraverso l’immensità dello spazio, sono arrivati sul pianeta in cui vive l’Eletto, colui che indossa la Sacra Armatura di Shanhara, per stargli vicino e sentirsi protetti sotto la sua guida.

Aric ha da tempo accantonato i suoi dissidi con la razza aliena che l’ha privato di tutto ciò a cui teneva, ma i suoi visigoti - un tempo anch’essi schiavi della Vigna - e gli abitanti della Terra (in passato vittima di diversi tentativi di invasione) non vedono di buon occhio questa possibile coesistenza. A rendere ancora più instabile la situazione contribuisce la presenza tra le fila dell’esercito statunitense di alcuni Innesti: soldati della Vigna infiltrati tra gli umani al fine di raggiungere importanti posizioni di comando per facilitarne l’eliminazione. La scelta spetta a X-O Manowar: da che parte stare?

Sono davvero tante le emozioni che si susseguono nella lettura di Exodus, un crescendo di tensione e colpi di scena che tiene incollati alla lettura dalla prima all’ultima pagina. Robert Venditti offre l’ennesima grande prova su un personaggio che si sta imponendo all’attenzione del grande pubblico per la qualità delle sue storie. Ogni elemento inserito dallo scrittore, per quanto piccolo, ha una ripercussione sul medio-lungo periodo che rende X-O Manowar una serie dallo sviluppo organico. Se nella prima parte i toni sono più introspettivi, caratterizzati da un romanticismo mai banale, il secondo segmento ritorna in territori più congeniali alla serie, un contesto drammatico dal quale si erge Aric in tutta la sua epica figura di nobile cavaliere; due lati della stessa medaglia che contribuiscono a delineare un personaggio che, numero dopo numero, accresce il suo fascino.

Brevi intermezzi dal tono più leggero spezzano il volume, frammenti con cui vengono approfondite le tante sfaccettature che questi personaggi - compresa la sacra armatura - offrono. Gli autori coinvolti sono Rafer Roberts, Amy Chu (testi) e Clayton Henry (matite) all'opera su Lady Saana, dello stesso Venditti e di Cafu (disegni) su Il Discorso, e di Andy Runton in Rimbalzando.

Non possiamo non applaudire l’arte di Rafa Sandoval, artista che ha firmato alcune delle pagine più belle dell’Universo Valiant: il suo storytelling riesce a cristallizzare su carta tutti i twist narrativi alternando primi piani di intensa espressività a splash-page di grande impatto. Le sue tavole conquistano per il dinamismo e la plasticità con cui ritraggono Aric e tutti i comprimari di questa spettacolare storia.

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