X-Files 11x09, "Nothing Lasts Forever": recap e commento

Ecco il nostro recap e commento di "Nothing Lasts Forever", nono episodio dell'undicesima stagione di X-Files

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L'undicesima stagione di X-Files continua a stupire con episodi mitologici molto forti, intriganti e persino coraggiosi. Questa volta non vi sono né complotti governativi né alieni in arrivo dallo spazio per la conquista della Terra. "Nothing Lasts Forever" è ambientato nel Bronx e il suo prologo spiazzante vede al centro un gruppo di persone intente ad estrarre degli organi dal corpo di un ragazzo ancora nel mondo dei vivi. Questa operazione non autorizzata ed effettuata da un gruppo di persone chiaramente non professioniste viene interrotta dall'arrivo di una ragazza. Il suo nome è Juliet e sin dal primo momento si mostra spietata e agguerrita, pronta a tutto pur di fermare questa setta di persone che illegalmente espianta organi per conto di una coppia molto particolare. La ragazza è alla ricerca di sua sorella Olivia, ormai scomparsa da due mesi. La madre prega ogni giorno per il ritorno di sua figlia, e Juliet è consapevole di una cosa, ossia che sua sorella se ne sia andata di sua spontanea volontà perché troppo distante dall'ideologia e dal credo di su madre e sua sorella.

Da Washington, per risolvere questo caso, arrivano Mulder e Scully, che dopo aver analizzato la scena del crimine scoprono che gli organi sono stati donati a un ospedale di New York all'interno di un contenitore con su una scritta: "I Will Replay" (citazione tratta dalla Bibbia). I due agenti capiscono in pochi secondi che una terza persona è intervenuta durante l'operazione, una figura che rispetto alle altre non aveva nulla da guadagnare da quegli organi. Ovviamente stiamo parlando di Juliet, che dopo aver ucciso i due malfattori ne approfitta con l'auspicio di aiutare chi ne avesse bisogno.

Ma chi sono i reali benefattori? Qui entrano in gioco quel pizzico di ironia e anche qualche sfumatura horror e splatter degne del nome di X-Files, dal momento in cui conosciamo Barbara Beaumont, un'attrice di 85 anni che miracolosamente ne dimostra poco più di trenta. La donna vive reclusa nella sua vecchia casa nel Bronx insieme a suo marito, un dottore pazzo conosciuto come Randolph Luvenis. Lui è la mente dietro ogni cosa e sua moglie è a capo di questa setta formata da persone raccolte dalla strada e che manipolate attraverso il loro culto della bellezza. La genialità del dottore, anche lui con un viso da cinquantenne nonostante i suoi ottant'anni suonati, sta proprio nella conoscenza della medicina e di quelle pratiche scientifiche che rallenterebbero lo scorrere del tempo. Mentre Barbara molto spesso beve dei frullati con gli organi più puri, l'uomo attraverso l'aiuto dei suoi chirurghi improvvisati si fa innestare chirurgicamente con un prescelto o una prescelta. Il dottor Luvenis, con la parabiosi eterocronica, ha invertito il passare del tempo.

Nel frattempo i nostri due protagonisti, Mulder e Scully, indagano sì incuriositi ma anche po' distratti perché in realtà hanno qualcosa di importante da dirsi e molto spesso lo fanno attraverso dialoghi coinvolgenti e profondi, specialmente quando l'argomento è la fede di Scully. In più occasioni l'ironia tra i due prende il sopravvento, come quando Scully nota per la prima volta gli occhiali di Mulder, che è costretto a portarli a causa della sua presbiopia, dovuta, come giustamente dice lei, all'invecchiamento.

Dopo vari indizi rinvenuti qui e là (specialmente dentro e fuori la chiesa), i due arrivano nella dimora dell'attrice e scoprono la sede centrale di questo macabro bordello. Li segue anche Juliet, che precedentemente era stata interrogata dai due agenti. La ragazza è conscia che la sua spietatezza e la sua sete di vendetta la porteranno dritta in carcere, ma inorridita e schifata dalla setta che si è portata via sua sorella (la quale tuttavia vi è entrata volontariamente) è pronta a intraprendere percorsi fin troppo lontani dal suo credo. Una follia interiore che si traduce, nel finale, in una serie di atti violenti volti a uccidere parte del gruppo di seguaci della coppia, azioni che in definitiva salveranno dalla morte sia sua sorella che Mulder e Scully.

"Nothing Lasts Forever" colpisce per la sua stravaganza e le ambientazioni fredde e angoscianti. Trovare oggigiorno esperimenti di questo tipo in televisione non è affatto scontato. Un unico episodio racchiude con eleganza i principi di "La Morte ti fa Bella" e "Che fine ha fatto Baby Jane?": Barbara, impaurita dalla rughe, riguarda ogni giorno su un vecchio televisore le repliche dei suoi stessi show, ripetendo a memoria tutte le battute. Ossessionata da quello che è stata (e secondo la biografia letta da Mulder l'attrice ha avuto successo per pochissimi anni per poi finire immediatamente nel dimenticatoio), Barbara vive al buio in ricordo dei vecchi tempi, idolatrata da deboli esseri umani oramai completamente abbindolati, e con al suo servizio un uomo disposto a tutto pur di soddisfare le sue pretese e renderla felice. Luvenis è un dottore geniale e fiero delle sue scoperte, ma al contempo malato. L'uomo senza età, attraverso i suoi esperimenti medici, è riuscito realmente a creare qualcosa di unico al mondo (sebbene lo abbia fatto nel modo più spietato possibile): l'elisir di giovinezza.

In tutto questo vi è anche l'aspetto religioso portato avanti da Juliet e da Scully. Quest'ultima, ritrovatasi in una chiesa del Bronx durante l'indagine, sceglie di fermarsi qualche minuto a comunicare con Dio. X-Files è sempre stato Mulder e Scully, due figure destinate ad amarsi per sempre ma completamente diverse tra loro. Lui ateo, lei cattolica, lui credente del paranormale, lei scettica e pragmatica. Due eccessi che in undici stagioni hanno sempre trovato il modo di equilibrarsi spontaneamente, dolcemente e senza che uno prevalesse sull'altro. In questo episodio violento e senza censure il pubblico ha assistito a una dichiarazione d'amore reciproca tra i due che è andata ben oltre ogni più rosea aspettativa dei fan della coppia. Mulder dichiara il suo rispetto più profondo nei confronti di Scully dimostrando empatia, al tal punto da vederla come un ponte tra lui e Dio. Le dichiara di credere talmente in lei che il suo ateismo automaticamente si trasforma in qualcosa di più speciale. Tra gli elementi religiosi e quelli più orripilanti si mescolano atmosfere fredde e immagini talmente crude che a volte non si possono non chiudere gli occhi. Proprio per questo lo spericolato e coraggioso "Nothing Lasts Forever" non verrà decisamente dimenticato.

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