X Factor 10, il quinto live: in una serata surreale Arisa continua a deludere
Una serata surreale, quella del quinto live di X Factor 10. E meno male che alla fine ci hanno pensato i giudici a sistemare le cose...
La quinta puntata di X Factor live andata in onda ieri sera su Sky Uno ha avuto una chiusura davvero al cardiopalma. Al ballottaggio finale si sono scontrate Caterina, come prevedibile, ed Eva, cosa assolutamente inaspettata ed impensabile, per colpa di un pubblico votante scriteriato e scellerato che ha decretato che le due ragazze dovessero battersi fino all’ultimo per rimanere in gara. Cose da pazzi.
Il bravo Alessandro Cattelan in apertura di serata aveva esordito dicendo che stava per iniziare una puntata assolutamente da non perdere... e se avesse avuto un presentimento? Ma vediamo più da vicino cosa è successo nel corso dello show. Dopo un opening ad effetto che ha visto tutti i ragazzi cantare sulle note di The Wall dei Pink Floyd, è stato dato il via alla prima manche della gara: 12 minuti ininterrotti in cui i ragazzi si sono succeduti sul palco l’uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Un evento più unico che raro, come ha osservato prontamente Manuel Agnelli, assistere a quasi un quarto d’ora di musica senza interruzione in tv.
Al termine di tutte le esibizioni i giudici avrebbero dovuto esprimere il loro parere in un minuto soltanto, ma tutti hanno utilizzato il breve tempo a disposizione per complimentarsi con i concorrenti per il lavoro svolto. L’unico che, a differenza degli altri, si è leggermente sbilanciato è stato Agnelli, che ha approfittato del momento per esprimere la sua ammirazione ai Soul System, l’unico gruppo rimasto in gara della squadra di Alvaro Soler, dopo l’improvvisa defezione dei Daiana Lou la scorsa settimana.
E a proposito dei Daiana Lou, ci fa molto piacere constatare che sono già caduti nel dimenticatoio. A parte qualche frecciatina lanciata da Alvaro o Fedez nei daily, in cui si rimarcava ancora la scelta egoista ed arrogante del duo, nessuno ne sente più la mancanza. Ma tornando invece a quelli che su quel palco ci vogliono rimanere il più a lungo possibile, ieri sera abbiamo visto Gaia in gran forma: la ragazza ha provato di essere una buona performer anche quando canta in italiano. Anche il suo outfit non è passato inosservato agli occhi attenti del giudice Agnelli, il quale ha ringraziato Fedez per il nude look che ha contraddistinto le ragazze del suo team.
Loomy invece, appena salito sul palco, ci è sembrato il sosia di Moreno, ma a parte ciò, non possiamo negare che abbia energia e voglia di emergere e l'impressione è che il pubblico presente nell'arena abbia colto questi aspetti, mostrandosi dalla sua parte. Eva e Andrea si sono riconfermati due cavalli di razza vocalmente dotati che, come rimarcato dal loro giudice, sanno emozionare con naturalezza e senza bisogno di enfasi.
Il primo televoto ha decretato che i tre più a rischio ballottaggio fossero Caterina, Roshelle e Andrea. Fin qui tutto tranquillo, a parte lo stupore di Fedez e Agnelli per l’esito provvisorio del voto.
Ma è stata la seconda manche a scaldare gli animi. Il nuovo meccanismo della serata prevedeva che la seconda parte della gara avesse una connotazione ben precisa, un tema definito, che per l’occasione è stato Music Reloaded, ovvero brani musicali riarrangiati con il sound di un’era differente. Per capire meglio in cosa consistesse la sfida, abbiano rivisto i giudici in alcuni spezzoni della seconda puntata, in cui ognuno di loro ha cantato una propria canzone, con un arrangiamento diverso e inconsueto. Sofia di Soler è stata rimaneggiata fino a farla somigliare ad un singolo natalizio degli anni ‘80, La notte di Arisa invece si è trasformata in un pezzo heavy metal. E se 21 grammi di Fedez ha subito una mutazione genetica che l’ha fatta diventare un pezzo da balera del liscio stile Raul Casadei, la rivisitazione più divertente è stato fatta con il singolo degli Afterhours, "Non voglio ritrovare il tuo nome", in versione sudamericana, genere che Agnelli odia ma che, come da lui stesso subito simpaticamente detto, gli avrebbe di sicuro fatto vendere più dischi.
Questa idea di una manche con brani reloaded, più che una gara tra i ragazzi, si è trasformata in una sfida tra i giudici, impegnati a dimostrare chi di loro avesse fatto la cosa più bella ed originale. Arisa, anche ieri sera incontenibile, ha più volte parlato a sproposito, ha accusato Fedez di avere proposto la cover di una cover (salvo poi accorgersi di avere detto una stupidaggine) e svariate volte ha tolto la parola ai suoi colleghi. Ma riportiamo la nostra attenzione sui ragazzi.
Roshelle, con una versione swing di Umbrella di Rihanna non ha convinto per la sua staticità: appollaiata sul pianoforte non ha reso onore al brano, e la performance è risultata sciapa, nonostante il supporto delle scenografie di Tommassini, sempre brillantissime e riuscitissime. Caterina, che ha cantato Burn di Ellie Goulding alla maniera dei Beach Boys, non ha spiccato il volo, continuando ad essere uguale a se stessa e senza evoluzioni. E anche il tentativo, a fine esibizione, di risultare sciolta e trasgressiva (ha fatto il dito medio), è sembrata una forzatura davvero poco in linea con il suo modo di essere.
I Soul System sono stati grandiosi, mentre Andrea, per la prima volta con i capelli sciolti, con Uptown Funk in versione jazz-funk-blues, ha dato ancora una volta prova di essere un artista completo. Gaia, lo ripetiamo, andrà diretta in finale perché fino ad ora non ha mai ricevuto una critica da nessun giudice, ma solo ed esclusivamente apprezzamenti continui. L’esperimento meno azzeccato e imbarazzante è stato quello che ha visto coinvolto Loomy, per il quale Arisa ha scelto il brano degli anni ‘50 “Il piccolo corazziere” di Renato Rascel - dato che glielo ha fatto interpretare come fosse una filastrocca. Un’esibizione ridicola, inadeguata ad un talent show di questo livello e soprattutto inopportuna nel momento in cui la gara si fa sempre più serrata. Arisa, criticata dai suoi compagni di giuria, ha cercato in un primo momento di giustificarsi ma poi ha ammesso la sua colpa. Tuttavia per ora Loomy è baciato dalla fortuna, vive di rendita e quindi non ha risentito del madornale errore commesso dalla sua capo squadra. Cattelan l’ha scherzosamente ribattezzato “the revenant”. Alla fine quindi tutti ci saremmo aspettati, per ovvie ragioni, un duello Caterina - Loomy, ma la volontà del popolo è spesso imperscrutabile.
E mentre attendevamo l’inaspettato risultato del televoto, ci siamo intrattenuti con l’ospite internazionale della puntata. O meglio le ospiti, perché sul palco sono salite le Little Mix, vincitrici di X Factor UK 2014, ai primi posti delle classifiche con il brano “ Shout out to my ex “. Non so se vi era capitato di vedere le quattro ragazze un paio di anni fa, perché quelle sembravano le sorelle educande delle quattro smutandate parruccone stile Jersey Shore viste invece ieri. Ci dicono siano il fenomeno musicale del momento, con un tour in partenza di 60 date e milioni di dischi venduti. Prendiamolo per buono.
Buone speranze e opportunità ci sono quindi anche per i prescelti dello Strafactor, il talent show parallelo guidato da Mara Maionchi ed Elio, già passato alla fase delle semifinali. In corsa per il titolo di finalista ieri sera avevamo Dumitru, il ballerino cantante rumeno, Andrea Prestianni con una cover dei Queen, Santino Cardamone e il duo Cecco e Cipo con un loro brano scanzonato. Inutile dire che il nostro tifo era tutto per Dumitru che, in aderente maglione bianco, si è esibito in una strepitosa versione canto-ballo di “What a feeling”, colonna sonora di Flashdance. Abbiamo sperato che almeno in questo caso il pubblico facesse la scelta giusta, invece no: addio Dimitru, Cecco e Cipo sono i primi finalisti.
In attesa di ritrovarci la prossima settimana, vi lasciamo con qualcosa di piacevole: il nuovo Mara Dixit.