X: A Sexy Horror Story, la recensione
La nostra recensione di X: A Sexy Horror Story, film horror scritto e diretto da Ti West e con protagonista Mia Goth.
La recensione di X: A Sexy Horror Story, al cinema dal 14 luglio
Scritto e diretto Ti West (regista fedelissimo al genere), il film usa come attraente promessa il suo finale, stuzzicando la curiosità con un’inizio dove vengono mostrati due poliziotti che arrivano sulla scena di un massacro presso una calma fattoria texana. Questo breve flashforward è ciò che più di ogni altra cosa costruirà l’intera (ben poca) tensione del film, proponendoci subito dopo l’arena dei personaggi. La linea narrativa è semplicissima: una piccola troupe (la protagonista è Mia Goth) che deve girare un film porno si reca presso una fattoria, ma gli anziani vicini di casa, inquietanti e scorbutici, li inquietano e li osservano sempre di più… saranno da loro attratti o ripugnati?
Se c’è infatti una cosa che sembra far andare X: A Sexy Horror Story fuori dai suoi stessi binari più di ogni altra è l’ambiguità eccessiva con cui guarda tutti i suoi personaggi: questi, infatti, non solo sembrano pupazzi in preda ad istinti imprevedibili (indizi di scarsissima caratterizzazione, non di una loro peculiarità), ma sono ambigui proprio nel modo in cui Ti West li guarda e cerca di raccontarceli. Verso i due anziani soprattutto, che dovrebbero essere due figure chiave per l’innesto dell’intero messaggio (che poi si va a schiantare contro un muro di banalità disarmante), il film alterna ribrezzo, ironia, disgusto, orrore, senza sapere mai veramente cosa farsene di tutta quella attraente potenzialità.
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