Wreckfest, il sequel spirituale di Destruction Derby che aspettavamo da anni – Recensione
Wreckfest è un titolo quasi imprescindibile per gli amanti del genere in salsa arcade. Soprattutto se avete amato alla follia i vari Destruction Derby e FlatOut, troverete finalmente una valvola di sfogo per le vostre smanie distruttive
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Non c’è modo migliore per descrivere la creatura di Bugbear Entertainment, se non proprio citando il divertente titolo per la primissima console di Sony, accostandolo al contempo ad altre produzioni simili come MotorStorm, FlatOut, ma anche Forza Motorsport e Gran Turismo.
[caption id="attachment_198814" align="aligncenter" width="1000"] Nel corso della Carriera, avrete anche modo di mettervi alla guida di mezzi atipici, come tagliaerba e divani motorizzati, in eventi speciali[/caption]
A fronte di una Carriera estremamente spersonalizzata e standardizzata, che si dirama in un nutrito numero di eventi il cui unico scopo da perseguire consiste nel rispettare gli obiettivi imposti, per accumulare stelle con cui sbloccare le gare successive, la progressione di Wreckfest è galvanizzata da un paio di felicissime scelte di design.
"I motivi per non risparmiare la carrozzeria del vostro mezzo abbondano e concorrono a rendere ogni partita estremamente dinamica, adrenalinica, unica"Come anticipato, il sofisticato motore fisico rende palpabile le differenze tra mezzo e mezzo, così come sa restituire il diverso grip garantito dai molteplici terreni che compongono ogni tracciato e riprodurre correttamente le difficoltà alla guida dovute ai danni riportati alla macchina. Proprio da questi piccoli dettagli si evince e si apprezza l’anima vagamente simulativa del gioco, volutamente in secondo piano una volta che si entra effettivamente nel merito.
Quando si tratterà di sfidare i propri avversari all’interno di un’arena, nel tentativo di distruggere più auto possibile, ovviamente stando ben attenti a non fare la stessa fine, lo schermo diventa una divertentissima ammucchiata di lamiere piegate, parafanghi che piovono da ogni dove e motori fumanti. Anche nelle gare più canoniche cercare la collisione è tutt’altro che un orpello, un capriccio, una piacevole variazione sul tema. Alcuni obiettivi facoltativi vi imporranno di speronare i vostri avversari. Spingere un concorrente contro un ostacolo lo metterà definitivamente fuori dai giochi, avvantaggiandovi nel piazzamento finale. Appoggiarvi su una vettura in curva aiuterà ad aggiustare la traiettoria.
[caption id="attachment_198815" align="aligncenter" width="1000"] Per ottenere tutte le stelle, completando anche gli obiettivi secondari, dovrete impegnarvi al massimo[/caption]
I motivi per non risparmiare la carrozzeria del vostro mezzo, insomma, abbondano e concorrono a rendere ogni partita estremamente dinamica, adrenalinica, unica. Soprattutto online, contro altri utenti in carne ed ossa, non sono rare le competizioni che si tramutano in un susseguirsi di incredibili incidenti e rincorse per il solo gusto di vendicarsi di un torto.
Wreckfest è un titolo quasi imprescindibile per gli amanti del genere in salsa arcade. Soprattutto se avete amato alla follia i vari Destruction Derby e FlatOut, troverete finalmente una valvola di sfogo per le vostre smanie distruttive. Il motore fisico, raffinatissimo e solidissimo, garantisce un substrato di realismo davvero convincente e soddisfacente, anima del gioco ovviamente secondaria e largamente adombrata dalle ripetute derapate e collisioni contro altri mezzi che normalmente caratterizzano ogni gara ed evento.
Graficamente convincente, dotato di una buona longevità, la creatura di Bugbear Entertainment è un piacere da giocare anche su console.