Wondercity 8: Le verità nascoste, la recensione

L'ottavo numero di Wondercity è quel che ci si aspetta da un finale di stagione: epico

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Wondercity 8, anteprima 04

L'ottavo numero di Wondercity è quel che ci si aspetta da un finale di stagione: epico. Le verità nascoste potrebbe benissimo essere l'episodio conclusivo di una serie televisiva, dove solitamente assistiamo a un dispiego di mezzi produttivi superiore a quello delle puntate precedenti. Il Fumetto non deve sottostare agli stessi limiti di budget, ma il grandeur visivo di questo capitolo riesce a superare tutto quel che abbiamo visto finora.

C'è un duello in cui riecheggiano grandi battaglie della narrazione per immagini, con gli animi infuocati dei due contendenti che si affrontano in una battaglia fisica alla quale corrisponde uno scontro sul piano ideologico. Nel frattempo il Talent Team porta avanti un'indagine per scoprire chi realmente tiri le fila del Collegio e quali siano i suoi piani, con una rivelazione che - come in realtà ci aspettavamo fin dal principio - sa sfruttare in modo efficace il contesto storico in cui si svolge la vicenda.

Fabrizio Capigatti tira le fila delle sottotrame della prima stagione rendendo tutto molto scorrevole. Anche il combattimento risolutivo ha il respiro che merita, risultando sontuoso ed esaltante. L'unica nota leggermente stonata è l'introduzione di un sodalizio che ci risulta leggermente affrettato, il cui sviluppo avrebbe probabilmente meritato un albo aggiuntivo, così da preparare al meglio la strada per il gran finale.

Giulia Lomurno possiede lo stile che, all'interno della serie, si avvicina di più a quello di Stefano Turconi, ideatore grafico di Wondercity, e qui sfoggia un tratto morbido che conferisce grande espressività ai personaggi. L'efficacia della recitazione è evidente soprattutto nelle scene d'azione, dove il comparto visivo alza sempre un po' l'asticella per quanto riguarda i momenti crudi e violenti, disattendendo le aspettative nei confronti di una serie che ha una matrice stilistica di stampo disneyano.

"L'ottavo numero di Wondercity è quel che ci si aspetta da un finale di stagione: epico."L'ottava Tales of Wonder si intitola La morte è meravigliosa, parafrasando il celebre film di Frank Capra, e vede Giovanni Gualdoni tornare alla sceneggiatura (che sia un episodio creato a metà anni Duemila e rimasto nel cassetto finora?) affiancato ai disegni da Giulia Zucca.

La storia breve sfrutta un intelligente espediente narrativo per raccontarci una vicenda apparentemente slegata dai personaggi che conosciamo. Il tutto risulta godibile anche autonomamente, ma conoscendo il mood di questi corti continuiamo a interrogarci su come tutto finirà per ricollegarsi al cast principale... fino a quando questo non avviene in modo decisamente intrigante.

A questo punto, ci soffermiamo speranzosi su quel "Fine stagione 1 - Continua nella stagione 2" in calce all'ultima tavola, confidando che l'attesa sia meno dolorosa di quanto lo sono stati questi ultimi dodici anni di pausa di Wondercity.

Wondercity 8, anteprima 03

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