Wonder Woman: L'Amazzone, la recensione

Abbiamo recensito per voi Wonder Woman: L'Amazzone, graphic novel DC Comics di Jill Thompson

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Wonder Woman: L'Amazzone, anteprima 01Jill Thompson racconta dal suo punto di vista le origini di Wonder Woman, eroina che in questo periodo è vagamente nell'occhio del ciclone. L'autrice, legata a doppio filo con la saga di Sandman e i suoi spin-off, decide di lavorare con grande libertà, come del resto ci si aspetta da lei, ma anche grande consapevolezza del materiale che la precede. La sua rinarrazione della nascita, della crescita e infine formazione di Diana, principessa di Themyscira prende infatti spunto sia dalla versione classica che da quella firmata George Perez, successiva a Crisi sulle Terre Infinite, per sbrigare la pratica dei fatti piuttosto in fretta e puntare lo sguardo sulla protagonista, bambina desiderata, coccolata, viziata e cresciuta da una comunità di donne immortali e guerriere, sostanzialmente al suo servizio.

La Thompson conduce la storia con toni da fiaba che, si sa, sono strettamente imparentati con quelli del mito, accompagnati dal suo stile quasi pittorico che risulta perfetto per una storia di questo genere, ambientata quasi in toto nel passato assoluto dell'epica, distante per definizione, senza nessun riferimento, nemmeno minimo o casuale, all'Universo DC, al presente da supereroina, al mondo del presente al di fuori della fatata isola natale di Wonder Woman. Il risultato è una grande sintonia tra la componente visiva e quella testuale di una storia molto semplice di cui non vogliamo svelarvi nessuno dei particolari di trama.

Possiamo invece dirvi che la scelta degli eventi, lo sguardo della Thompson su Diana e la sua infanzia, sui motivi che la spingono a diventare la guerriera e l'eroina che conosciamo, in qualche modo sono molto poco DC Comics. Wonder Woman: L'Amazzone (Wonder Woman: True Amazon) potrebbe avere un sottotitolo e, pressapoco, reciterebbe che "da un grande potere derivano...". Non abbiamo bisogno di spiegare il finale.

Wonder Woman: L'Amazzone, anteprima 02Interessante vedere l'autrice americana trattare le dinamiche dell'educazione, della crescita e della formazione di una dea in maniera del tutto umana, trascinando la razza delle Amazzoni e la loro regina Ippolita sulla terra, mettendo in mostra i loro errori e le loro conseguenze sulla psiche di una giovane che è sì frutto di miracolo e prodigio, ma è soprattutto una bambina, un'adolescente e poi una giovane donna.

C'è azione, ci sono emozioni, c'è parecchio affetto nei confronti di Wonder Woman in questa storia breve e di lettura piuttosto veloce. Raccontata in maniera classicissima, con toni piani e senza picchi o accelerazioni, dalla mano salda della Thompson. Un fumetto d'altri tempi che non rinuncia per questo a essere originale e a dare una lettura personale del femminismo di cui il personaggio è ammantato, senza renderlo per forza un tema portante che appesantisca la vicenda.

Wonder Woman: L'Amazzone è una storia condotta dalle didascalie, come una volta, con i toni dell'epica, rappresentati dallo sguardo di un narratore onnisciente e palese. Da manuale. Troppo breve per risultare significativo nella visione generale del personaggio, il volumetto rimane una lettura molto interessante. E le tavole di Jill Thompson varrebbero, da sole, il prezzo di copertina per la cura dei particolari e la bellezza della composizione. Persino i cavalli hanno espressioni emozionanti ed emozionate.

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