Women - L'arte di Frank Cho, la recensione

"Women - L'arte di Frank Cho" è un elegante volume che permette di apprezzare al meglio l'arte del disegnatore americano

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Frank Cho è noto soprattutto per come rappresenta il corpo femminile all'interno di fumetti e illustrazioni, per cui è comprensibile che saldaPress - casa editrice emiliana che ha portato in Italia il suo Liberty Meadows - abbia deciso di dare alle stampe Women, un artbook dedicato a ciò che il disegnatore sa fare meglio: ritrarre donne formose, più o meno vestite.

Dopo una divertente prefazione scritta da Leo Ortolani - in cui il papà di Rat-Man sottolinea quanto lo colpiscano "i fiori" raffigurati in copertina - il volume presenta bozzetti a matita e tavole inchiostrate suddivise in cinque diverse sezioni: Fumetti e copertine, Ragazze nella giungla, Liberty Meadows, A Marte servono donne e Nudi d'arte.

È l'assenza del colore a permetterci di godere al meglio del tratto di Cho nella sua forma più pura: un bianco e nero che di norma possiamo ammirare esclusivamente negli spazi ristretti delle strisce di Liberty Meadows. Le sue matite, tuttavia, hanno una potenza che - ci spiace constatare - perde di efficacia con le successive rielaborazioni a china; i primi bozzetti delle sue donne hanno infatti una sensualità più prorompente rispetto alla versione finale, con gli occhi dei soggetti che appaiono più profondi e le chiome dei capelli ancora più folte.

Alcune pagine affiancate presentano le due diverse fasi dello stesso disegno, permettendo all'osservatore un confronto diretto: fa sorridere come spesso Cho ritragga donne prive di vestiti coprendo solo in un secondo momento le loro curve con bikini striminziti - così da restare nei paletti dell'editore di turno - e che sotto all'inchiostrazione traspaia comunque la pelle nuda che tanto ama disegnare.

Women - L'arte di Frank Cho è dunque anche un'occasione per sbirciare sotto ai vestiti di qualche personaggio solitamente rappresentato in modo più morigerato; su tutti Brandy (Liberty Meadows), di cui possiamo ammirare gli studi preparatori per la realizzazione di una statua in resina a lei dedicata; studi che, evidentemente, non necessitano di alcun capo d'abbigliamento.

Le abbondanti forme con cui il fumettista rappresenta le sue donne attraversano la quotidianità, il genere supereroistico, quello fantascientifico e la giungla, contesto in cui ritroviamo anche un altro feticcio di Cho: le creature selvagge, come i giganteschi gorilla e i dinosauri che popolano le storie di Shanna.

Chiude il volume un commento finale di Frank Cho per alcune delle illustrazioni pubblicate, una sezione che riserva qualche sorpresa: stupiscono infatti le dure critiche che l'autore riserva ai suoi primi lavori, o gli schietti commenti sul trattamento ingiusto riservato ad alcuni disegni. Ma non possiamo concordare se guardiamo alla passione che traspare dai suoi disegni dal vero, dai bozzetti e dagli studi anatomici realizzati con modelle in posa, nei quali è palese il talento dell'artista, come pure la dedizione con cui rappresenta il corpo femminile in ogni sua sfaccettatura.

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