Witch Hunt, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

La regista Elle Callahan costruisce con Witch Hunt un mondo affascinante che avrebbe forse avuto bisogno di maggior spazio per esprimere il proprio potenziale nel migliore dei modi

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Witch Hunt, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

Witch Hunt segna il ritorno della regista Elle Callahan nelle sale dopo Head Count e alla base del suo nuovo progetto c'è un concetto affascinante: cosa accadrebbe se ci fosse una nuova caccia alle streghe e le persone dotate di poteri venissero perseguitate, imprigionate e uccise?
L'idea è stata sviluppata seguendo quello che accade alla teenager Claire (Gideon Adlon) che vive in California con la madre Martha (Elizabeth Mitchell), e i fratelli gemelli Corey (Cameron Crovetti) e George (Nicholas Crovetti), poco distante dal confine tra Stati Uniti e Messico. La giovane sembra condurre una vita normale, ma nessuno sa che la sua famiglia accoglie e aiuta le streghe a fuggire in Messico, dove la loro esistenza non è un crimine. La situazione di Claire cambia però con l'arrivo della coetanea Fiona (Abigail Cowen) e della sorellina Shae (Echo Campbell), con cui si stabilisce un rapporto nuovo mentre i rischi continuano ad aumentare.

Il film scritto e diretto da Elle Callahan possiede, purtroppo, più difetti che pregi a causa di una sceneggiatura che non riesce a creare un mondo credibile in cui inserire dei personaggi le cui motivazioni appaiono poco comprensibili e sviluppate superficialmente. Risulta poi alquanto incomprensibile capire il motivo per cui le streghe, nonostante la loro esistenza abbia delle radici centenarie, non siano in grado di proteggersi in qualche modo o siano diventate una presenza tanto osteggiata e condannata nella società, senza alcun movimento che ne sostenga pubblicamente i diritti e il rispetto.
Le giovani come Fiona e Shae vengono così ritratte come delle vittime indifese la cui sopravvivenza dipende esclusivamente dagli altri, situazione che non aiuta a renderne la lotta per la sopravvivenza particolarmente realistica o coinvolgente. Questa fragilità dal punto di vista narrativo non aiuta a valorizzare le buone performance del cast, in particolare delle giovani protagoniste Gideon Adlon e Abigail Cowen (che è ritornata nel mondo della magia grazie alla serie FATE - The Winx Saga). Le due attrici sanno interpretare con una certa bravura il ruolo delle teenager alla ricerca del proprio posto nel mondo e della propria forza interiore, tuttavia la nascita della loro amicizia rimane un elemento narrativo la cui potenzialità rimane del tutto inespressa. La lotta con i cacciatori di streghe e la situazione sociale alla base del progetto sono inoltre delineate davvero a grandi linee, nonostante sia evidente il lavoro di ricerca compiuto per attingere a fatti storici e a pratiche tristemente utilizzate in passato nella vera caccia alle donne considerate dotate di poteri sovrannaturali.

witch hunt 2

Elle Callahan, a livello registico, riesce a confezionare più di un momento visivamente e metaforicamente potente, gestendo inoltre molto bene le scene ambientate negli spazi della casa di Claire, ambiente ben equilibrato tra la sensazione di oppressione e accoglienza, sensazioni suscitate grazie al lavoro compiuto alla fotografia da Nick Aguilar e Tommy Oceanak che sottolineano luci e ombre degli spazi con incredibile bravura. Gli effetti visivi, seppur limitati, sono curati bene da Salvatore Sciortino, ma il lungometraggio soffre un po' lo spazio limitato all'azione, lasciando che siano un paio di scontri importanti a intrattenere gli spettatori meno interessati all'approfondimento psicologico.

I protagonisti di Witch Hunt sono comunque in grado di offrire delle performance convincenti che aiutano a sostenere la narrazione e a rendere interessante una storia che introduce forse troppi elementi poi non sviluppati in modo adeguato, suscitando l'impressione che Elle Callahan abbia ideato un mondo ben più complesso rispetto a quello portato sul grande schermo, lasciando purtroppo molti elementi in sospeso, portando quindi a sperare nella realizzazione di un sequel (o prequel) realizzato in qualche forma artistica che approfondisca ulteriormente la complessa vita delle streghe moderne e il loro pericoloso e complesso percorso alla ricerca della propria forza e consapevolezza.

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