Witch Doctor 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo numero di Witch Doctor, fumetto di Brandon Seifert e Lukas Ketner

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Vincent Morrow è stato radiato dall’ordine dei medici per il suo carattere burbero e soprattutto per i suoi metodi non convenzionali; d’altronde, la sua specializzazione richiede tipologie d’intervento decisamente poco ortodosse. Il dottore, infatti, si interessa di medicina soprannaturale, disciplina che mette alla prova anche il più esperto dei professionisti.

In una realtà in cui parassiti, fate e ditteri infernali minacciano la Terra e utilizzano la razza umana per proliferare, il “guaritore” Morrow - o lo “stregone”, come viene apostrofato dai profani - porta avanti la sua crociata affiancato da due assistenti: il paramedico Eric Gast e la paziente Penelope “Penny” Dreadful. Il trio offre visite domiciliari ai pazienti ma opera prevalentemente all’Ospedale Psichiatrico Stonebride, dove, oltre a catalogare le diverse specie incontrate, porta avanti le ricerche per ottenere cure sempre più efficaci.

Witch Doctor è il titolo della serie Image Comics/Skybound che saldaPress - dopo una prima edizione distribuita nelle fumetterie e nelle librerie - ripresenta al pubblico delle edicole in un nuovo formato, come già fatto in passato per Manifest Destiny e Ghosted. Sono sei le uscite previste che permetteranno a chi ancora non ha ancora avuto modo di lasciarsi conquistare dalle avventure di Morrow, Gast e Penny di recuperare il tempo perduto.

La sceneggiatura di Witch Doctor è opera di Brandon Seifert, che come un novello alchimista mescola sapientemente nel suo calderone ingredienti della tradizione horror con un pizzico di misticismo e una spruzzata di fantascienza. Gli elementi sovrannaturali vengono collegati tra loro con linguaggio medico ideato ad hoc, a sottolineare la chiave di lettura della serie: i mostri sono la metafora delle malattie che da sempre minacciano l’uomo, dunque vanno sconfitti per evitarne la diffusione.

Contro l’apocalisse si erge il Witch Doctor, con il suo metodo mistico-scientifico e le sue cure sui generis. La caratterizzazione originale del protagonista e le dinamiche tra i comprimari creano situazioni da sit-com funzionali e a tratti esilaranti. Morrow è carismatico, sicuro di sé e ha fiducia nei suoi studi, mentre Gast è una figura impacciata e bonacciona: un duo che non può non richiamare alla mente quello celeberrimo composto da Sherlock Holmes e il Dottor Watson.

La sceneggiatura ha un ritmo sostenuto, diverte e lascia con il fiato sospeso per le sorti delle vittime delle strane creature affrontate dai protagonisti. Ma il tutto sarebbe svilito se al tavolo da disegno non ci fosse l'efficace Lukas Ketner, che con il suo stile d'impatto dà forma alle paurose fantasie di Seifert, rese ancora più tangibili dalle tinte crepuscolari di Sunny Gho. Grande attenzione viene inoltre riposta nell'attenzione ai dettagli e nell'espressività dei personaggi, tratti di uno storytelling preciso e mai banale.

Come la scrittura, anche la componente artistica si muove in territori già esplorati, tanto dalla narrativa quanto da Televisione e Cinema; eppure, un character design ispirato e la curiosa rielaborazione di elementi horror riescono a conferire spessore e appetibilità a questo brossurato. Il primo numero di Witch Doctor lascia il lettore con molti interrogativi irrisolti, ma anche un grande desiderio di continuare a seguire le vicende del dinamico trio.

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