WipEout Omega Collection, vecchi giochi sulle corse del futuro - Recensione

Una remastered di remastered: la recensione di WipEout Omega Collection

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Si potrebbe tagliare corto, senza troppi preamboli né giri di parole, confermando la bontà di un prodotto, di un terzetto di giochi, di una saga che, più e meglio di molte altre, sembra non conoscere età. Del resto, proiettandosi in un futuro prossimo, è naturale doversi imporre un level design, un sistema di controllo, uno stile visivo tutt’altro che ordinario, già temprato da un paradossale viaggio attraverso le epoche storiche.

Sin dai tempi dell’esordio del primissimo WipEout, su PlayStation nel lontanissimo 1995, il brand seppe gareggiare ad armi pari con lo stimatissimo, e per certi versi migliore, concorrente: quell’F-Zero che con il GX, l’indimenticabile capitolo per Game Cube, Nintendo, in collaborazione con Sega, raggiunse un grado di perfezione inscalfibile e innegabile.

Complice la rincorsa agli Anni ’80 e ‘90, evidente tanto al cinema, quanto nella musica, dopo un lungo periodo di crisi, pare che la passione per le corse futuristiche stia riesplodendo. Ne sono prova tangibile i recenti successi di FAST Racing NEO e Redout; lo conferma ulteriormente la qui presa in esame Omega Collection, ennesimo recupero di Sony del suo glorioso catalogo di vecchie glorie, nonché, ce lo auguriamo, test operativo per valutare l’eventuale ritorno in grande stile della saga, con un capitolo che possa mettere realmente alla prova le potenzialità di PlayStation 4 e, perché no, di PlayStation VR.

[caption id="attachment_173297" align="aligncenter" width="600"]WipEout Omega Collection screenshot Trattandosi di WipEout HD, nella Omega Collection è anche inclusa l’espansione Fury.[/caption]

Sono tre i titoli che compongono questa remastered, due dei quali avevano già subito il trattamento, la trasposizione in alta definizione passando da PSP a PlayStation 3. WipEout HD, difatti, non era altro che la fusione di Pure e Pulse, mentre WipeOut 2048, originariamente pubblicato su PS Vita, va a completare il pacchetto della Omega Collection.

In termini contenutistici, insomma, c’è ben poco di cui lamentarsi. Il counter segna 26 tracciati, 46 veicoli, nove modalità di gioco differenti tra tornei, campionati, sfide e, ovviamente, il multiplayer online.

L’appassionato, chi magari si è già goduto ogni singolo capitolo all’epoca delle release originarie, impiegherà meno di un secondo per riscoprire bontà e peculiarità di un gameplay a suo modo unico, inarrivabile, ben diverso da quello proposto da F-Zero. Laddove è la conoscenza del tracciato a fare la differenza, laddove è preferibile una guida fatta di istinto e riflessi, WipEout predilige giocatori ben più tecnici, capaci di adattare stile e strategia in base all’andamento della gara, inerentemente agli obiettivi prefissati dalla competizione di turno.

"In termini contenutistici c’è ben poco di cui lamentarsi. Il counter segna 26 tracciati, 46 veicoli, nove modalità di gioco differenti tra tornei, campionati, sfide e il multiplayer online."

Non si vince sempre arrivando (solo) primi. A volte si tratta di distruggere gli avversari sfruttando le armi raccolte lungo il percorso. Altre di salvaguardare il più possibile l’integrità dello scafo evitando la collisione con gli ostacoli o con i bordi del tracciato.

Questa varietà di obiettivi e scopi si riflette anche in un level design che prevede numerosissime biforcazioni, nessuna delle quali è per forza più breve o veloce di altre. In questo senso, è fondamentale avere la giusta dimestichezza con il mezzo prescelto, consapevoli che ognuno di essi è caratterizzato da specifiche statistiche relative ad accelerazione, velocità di punta, resistenza dello scafo, parametri che influenzeranno strategie, strade da imboccare, modalità con cui approcciarsi agli avversari.

Da un capitolo all’altro, le differenze sono più di art design che di gameplay, visto che il sistema di controllo è identico, così come il ritmo di gioco. Ai livelli di difficoltà più bassi, si riesce a correre “a vista”, a vincere nonostante qualche sbavatura, qualche curva imboccata nel peggiore dei modi. Solo i veri esperti, tuttavia, avranno la meglio nei campionati maggiori. Saltare un boost di velocità, collidere con le paratie, non sfruttare nel migliore dei modi un power-up appena ottenuto può costarvi ben più che la sola testa della corsa.

Nello splendore dei 1080p, 4K per chi può contare su PlayStation 4 Pro e su un televisore adatto al compito, WipEout Omega Collection, con la complicità di un buon home theater, è in grado di veicolare uno spettacolo visivo e uditivo ipnotico, assuefacente, lisergico. Più la velocità dei bolidi aumenta, più lo scenario circostante schizza verso i bordi dello schermo, più si resta incantati, ulteriormente galvanizzati e pietrificati dai beat, dal groove, dal ritmo avvolgente di una soundtrack elettronica, acida, martellante.

[caption id="attachment_173298" align="aligncenter" width="600"]WipEout Omega Collection screenshot Il multiplayer supporta anche il caro, vecchio split screen.[/caption]

Si potrà preferire F-Zero, si potrebbe lamentare l’assenza di un capitolo inedito ad arricchire la line-up di PlayStation 4, ma WipEout Omega Collection è la lampante dimostrazione che la saga, i tre capitoli riproposti in particolar modo, non temono affatto la prova del tempo. La riedizione, tra le altre cose, può dirsi completamente riuscita. Le lontane origini portatili dei giochi tirati in ballo si ravvisano in qualche texture non troppo definita, ma si tratta di piccoli dettagli difficili da vedere mentre si gareggia a velocità inaudita. Certo, PlayStation 4 può fare di meglio, ma dove non arriva la tecnica, ci pensa l’art design ad ammaliare l’utente.

Consigliato soprattutto gli amanti del genere che, per un motivo o per l’altro, si sono lasciati scappare i titoli originali. Chi ha già avuto il piacere su PSP, PS Vita o PlayStation 3 potrebbe approfittarne per avere, in un colpo solo, sia Pulse, che Pure e 2048, tutti e tre in forma smagliante e tirati al lucido.

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