Willow 1×05, “Boscotetro”: la recensione

Il quinto episodio di Willow non convince quanto dovrebbe, rallentando la narrazione invece di muoverla verso il gran finale

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Settimana dopo settimana, Willow si avvicina sempre di più al finale di stagione. Lo show disponibile su Disney+ ha infatti raggiunto il quinto episodio degli otto previsti, dimostrando una qualità spesso altalenante. Talvolta la serie abbraccia una natura leggera e scanzonata, mentre in altre occasioni si prende molto sul serio. Un risultato bizzarro, che comunque ha saputo convincerci e che, sino ad ora, si è dimostrato in grado di mantenere salda la nostra attenzione nei confronti della storia.

La scorsa puntata è stata particolarmente interessante per il mood horror che era possibile respirare a ogni sequenza. Grazie a uno stile che per certi versi ci ha ricordato le pellicole di Sam Raimi, abbiamo visto Willow ed Elora liberare il principe Graydon dalla possessione del Lich e, infine, venire braccati dai Flagelli. Il tutto mentre Airk si risveglia in una città abbandonata nel bel mezzo del nulla. Se siete curiosi di scoprire se la serie è riuscita anche questa volta a emozionarci siete nell’articolo giusto!

CAMBIO DI ROTTA

Con i presupposti della scorsa settimana, ci aspettavamo che questa puntata di Willow fosse scoppiettante e carica di adrenalina. La sceneggiatrice dell’episodio Hannah Friedman, purtroppo, non la pensava evidentemente allo stesso modo. L’attacco dei Flagelli viene risolto nei primi secondi di apertura, accompagnato da una colonna sonora moderna e del tutto fuori contesto rispetto a quanto portato in scena. La storia prende rapidamente un’altra piega, conducendo il gruppo a Boscotetro, dove viene catturato dai pericolosi Predatori di Ossa che conoscono molto bene Thraxus Boorman e, a quanto pare, potrebbero avere qualche legame anche con Jade.

Non lo nascondiamo: siamo rimasti sorpresi dalla scrittura di questo episodio. Ci aspettavamo un crescendo narrativo, mentre il risultato è molto più assimilabile a una puntata scritta per prendere tempo. I personaggi combattono, festeggiano e si rilassano, lasciando uscire il tono teen della produzione che, in questo preciso momento della storia, risulta poco sensato, minando la sospensione dell’incredulità dello spettatore.

UNA STORIA DI RAPPORTI UMANI

Sin dal primo episodio, Willow si è dimostrata una serie con grande focus sui rapporti tra i personaggi. Una scelta che, sinceramente, abbiamo sempre apprezzato, ma che in alcuni casi dimostra la banalità di alcuni dialoghi e la vuotezza di alcune dinamiche. In questo episodio si nota particolarmente questo difetto, con personaggi che prima si insultano, per poi dichiararsi amore e altri che si scusano senza alcun motivo. Insomma: non è chiaro come il party sia strutturato. Non è chiaro chi voglia bene a chi e quali protagonisti non si sopportino.

Il tutto è accompagnato ancora una volta da una prova attoriale altalenante, che passa da un discreto (questa volta) Warwick Davis alle scarse capacità recitative di Ellie Bamber, evidenziate anche nelle scorse recensioni. La maggior parte dei personaggi, però, si pone come se si trovasse in un episodio di Zack e Cody al Grand Hotel, portando avanti il proprio personaggio con frasi a effetto e luoghi comuni. Un vero peccato.

Questa quinta puntata di Willow poteva essere una parte molto interessante del viaggio dei nostri eroi, ma si è rivelata una sosta non prevista della quale avremmo fatto volentieri a meno e che dimostra eccessivamente la natura teen della produzione. Nonostante qualche momento divertente (sempre grazie ad Amar Chadha-Patel), non possiamo dire di essere rimasti soddisfatti dei 48 minuti di questa settimana. Speriamo che lo show possa ritrovare la propria via, in direzione di un finale quantomeno appagante.

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