Will & Grace 9x07, "A Gay Olde Christmas": la recensione
La nostra recensione dello speciale di Natale di WIll & Grace
In A Gay Olde Christmas, i quattro protagonisti si trovano bloccati in una fila interminabile al ristorante la vigilia di Natale. Costretti a lasciare il locale, entrano in un museo (la "Immigrant Historical Society") per far utilizzare il bagno a Grace, e finiscono per dover fare un giro della mostra in quanto i servizi sono a disposizione solo dei clienti. La ricostruzione di un appartamento dei primi del novecento li catapulta così indietro nel tempo, alla mattina di Natale del 1912, dove l'immigrata irlandese Karolyn O'Sullivan (Karen) è circondata di figli che non sa come nutrire. La donna è tormentata dal padrone di casa, un vero e proprio Scrooge: Billem Van Billiams (Will), uomo d'affari avido e scontroso sposato con una donna di nome Fanny (Grace) che ama arredare la sua sontuosa casa pensando, prima o poi, di inventarsi il lavoro di "decoratrice di ambienti interni delle case".
Nel suo breve scambio con il burbero Billem, John Patrick scopre però il suo segreto: è palesemente attratto dagli uomini (o, per dirlo con parole sue, 'spazza i camini', 'ipnotizza i serpenti', 'viaggia solo in metropolitana'). Non sarà quindi Karolyn a dover offrire il suo corpo al padrone di casa per pagare l'affitto, ma... John Patrick, il quale è abituato ad andare con gli uomini, "ma solo in mare". Ecco quindi che quando Billem torna, in compagnia della moglie, Karolyn afferma che l'uomo le ha schiacciato un piede e pretende che John Patrick difenda il suo onore con un duello. I due "combatteranno" rumorosamente fuori scena, e al suo ritorno Billem avrà un umore decisamente migliore.
Tornati ai giorni nostri, i quattro protagonisti possono dire di aver imparato una morale importante: per quanto le cose possano andare male oggi, nei "bei vecchi tempi" andavano molto, molto peggio. Anche perché quello che sembrava un happy ending non lo era affatto: Billem è stato imprigionato per sodomia, John Patrick è morto in mare, Karen è finita in prigione per i suoi debiti e Fanny è stata la prima donna a essere uccisa per aver votato.
Solitamente gli special natalizi tendono a essere eccessivamente sdolcinati, quindi fa piacere vedere che Will & Grace ha mantenuto una discreta dose di sarcasmo e cinismo pur diffondendo un messaggio più che mai attuale per il suo pubblico: non smettete di sperare, e pensate che anche se viviamo in tempi bui, in passato le cose andavano decisamente peggio. Ma tra tutti gli episodi di questa nuova stagione, A Gay Olde Christmas è forse quello meno divertente, forse anche perché costretto a essere troppo sopra le righe dalla messa in scena. Questa volta è Megan Mullally a guadagnarsi la palma della migliore interpretazione, soprattutto per l'esilarante accento della sua Karolyn. In termini di scrittura, al di là del cammeo di Beverly Leslie, il vero tocco di genio è stato chiamare uno dei figli di Karolyn "Smitty", che serve da bere alla madre e racconta tristissimi aneddoti che la fanno morire dal ridere.
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