Will & Grace 9x01, "11 Years Later": la recensione
Will & Grace è tornato e, al contrario di altri revival, non sembra affatto un'operazione nostalgia. La nostra recensione
Il primo episodio di questo atteso revival non poteva quindi che essere incentrato sulla politica, come conferma Karen Walker (Megan Mullally) risvegliatasi da una breve catatonia: “Che succede? Chi ha vinto le elezioni?” “Il tuo tizio,” le viene risposto seccamente. Si tratta di un importante riferimento al “ponte” (o sarebbe meglio definirlo trampolino) che collega il revival all’originale, e cioè lo speciale del 2016 realizzato per sensibilizzare il pubblico della NBC ad andare a votare: in quel caso la serie sposava completamente il suo lato politico risvegliando nei fan (si direbbe involontariamente) il desiderio di vedere Will, Grace, Jack e Karen alle prese con il mondo attuale.
Il “risveglio” di Karen serve anche a confermare che i fatti del finale di serie non sono mai successi e che nulla, o quasi, è cambiato. Karen è ancora ricca, suo marito Stan è ancora vivo, Jack è ancora un aspirante attore squattrinato, Will e Grace non hanno mai avuto dei figli, sono tornati single e vivranno insieme almeno per un paio di settimane finché Grace non sbrigherà le ultime faccende per il suo divorzio. Sono tutti visibilmente invecchiati (tranne Karen!) e Will e Grace condividono gli occhiali da lettura, un primo segnale di come questa convivenza non sarà affatto temporanea e di come sia ancora fortissimo quel legame di co-dipendenza su cui si è sempre basata la serie.
Al di là del taglio farsesco (che si può definire più o meno riuscito), questo primo episodio sembra voler rassicurare il pubblico che la serie che sta vedendo è esattamente quella di undici anni fa, ma sotto sotto non è così e questo lascia davvero ben sperare per il revival. Nei suoi primi venti minuti Will & Grace dimostra di avere qualcosa di nuovo da dire e di non essere una semplice operazione nostalgia. Proprio il passare del tempo rende molto interessante il ritorno della sitcom: viviamo in un mondo profondamente diverso, come faranno Will, Grace, Jack e Karen ad affrontare tempi come questi? Lo spettatore medio di Will & Grace sta vivendo un momento difficile e potrebbe trovare conforto nel ritorno della serie, che perciò potrebbe avere grande successo.
Ma non è tutto. Il panorama televisivo è cambiato moltissimo in questi anni, così come sono cambiati la società americana e il ruolo della comunità LGBTQ in essa: la vera sfida per la serie sarà affrontare non solo lo scorrere del tempo per i suoi personaggi, ma anche la posizione di questi ultimi nello scenario attuale. Potremo fare un bilancio solo dopo qualche episodio, ma per il momento possiamo dire che la prima puntata riesce a far ridere (anche grazie a dialoghi decisamente brillanti scritti dai creatori Max Mutchnick e David Kohan e a una chimica tra i protagonisti sorprendentemente immutata) e a intrattenere, che poi è lo scopo principale di una sitcom.
LE TRE BATTUTE PIÙ DIVERTENTI DELL’EPISODIO:
Grace: “Odio quando i cattivi sono belli. Come Scar nel Re Leone.”
Jack: “Ho capito, vuoi rimorchiare un power gay. Si dice ‘un Anderson Cooper’, prima si diceva ‘un Elton John’ e prima ancora ‘un Abraham Lincoln’.”
Grace: “[Io e Will] siamo sempre gli stessi.”
Jack: “Una triste signora di mezza età… e Grace.”