When Ski Lifts Go Wrong, mille modi per morire (divertendosi) sulla neve - Recensione
Costruire seggiovie, salti e ponti sembra facile, ma chi li utilizzerà spesso morirà: la recensione di When Ski Lifts Go Wrong
When Ski Lifts Go Wrong è davvero una bella palestra di fisica, logica e costruzioni, facendo leva sulla soddisfazione derivata dal costruire elementi e percorsi personalizzati, applicando pressioni e tensioni su diversi tipi di struttura. È suddiviso in due modalità, Campagna e Sandbox: ci si può dividee tra i 13 livelli della prima e il libero editing di impianti e strutture della seconda, grazie a un sistema intuitivo e guidato che permette di sbizzarrirsi nella progettazione. Si lavora su uno schermo diviso in piccoli quadretti, riproducendo un foglio di carta millimetrata, per una maggiore precisione. Questa suddivisione grafica è particolarmente d’aiuto su monitor e TV, dove lo spazio visibile è sì di maggiori dimensioni, ma non è facilissimo e immediato mirare il punto corretto sul quale allestire oggetti e tirare funi. Su Nintendo Switch, in modalità portatile, la funzionalità touch è utile sia per spostare il puntatore, sia per aggiustare lo zoom.
Il primo impatto è positivo anche per merito di una direzione artistica dai colori vivacissimi e dai modelli spigolosi, alla quale ben si abbina una colonna sonora composta da tracce dalla melodia dolce e tintinnante, che non distrae dai “lavori in corso”. Nulla è lasciato al caso, ne è la testimonianza la possibilità di vedere in replay a fine livello il funzionamento riuscito del nostro impianto, per osservare di nuovo quanto abbiamo realizzato. Un po’ meno facile è destreggiarsi con il menu di impostazioni, essendo piuttosto ricco e vantando una notevole quantità di comandi da memorizzare, in tal caso mouse e touchscreen aiuteranno molto.
Tutto questo dovrà avvenire con il minor numero di errori e dispendio di risorse; in caso contrario, spenderemo più denaro e faticheremo a scalare la classifica in game. È fuor di dubbio che tagliare curve e stringere la cinghia sull’uso di materiali potrebbe sembrare la soluzione migliore, ma non è detto che sia la più sicura per i nostri turisti, oltre al fatto che renderà più difficoltosa la possibilità di completare gli obiettivi principali e di guadagnare medaglie e trofei.
[caption id="attachment_192937" align="aligncenter" width="1920"] ... ma all'atto pratico la morte sarà sempre dietro l'angolo[/caption]
In modalità Sandbox invece si ha a disposizione una quantità letteralmente infinita di oggetti di qualsiasi tipo per creare da zero i percorsi, ma non sarà un’impresa facilissima. Occorrerà progettare al meglio le strutture e costruzioni, scegliere anche l’ambientazione e le condizioni metereologiche, personalizzando nei minimi dettagli le nostre creazioni. Per fortuna potremo salvare i diversi modelli realizzati, migliorando di volta in volta le nostre abilità.
In conclusione When Ski Lifts Go Wrong è tanto godibile e piacevole, quanto, purtroppo, breve. Si tratta di un’esperienza che avrebbe meritato maggiori profondità e complessità, per risultare maggiormente stuzzicante e interessante. Per quanto non si tratti di una novità, il suo mettere in scena degli omini stilizzati che finiscono vittime di oggetti mortali, con scene sanguinose, è comunque divertente ed è il perno dell'ilarità che inevitabilmente suscita.