What We Do in the Shadows (stagione 5), la recensione
La quinta stagione di What We Do in the Shadows si conferma in linea con le precedenti, risultando così un piccolo capolavoro
La recensione di What We Do in the Shadows - stagione 5, disponibile su Disney+.
Dal 20 marzo la quinta stagione di What We Do in the Shadows è finalmente approdata su Disney+. Abbiamo quindi deciso di tuffarci a capofitto nelle dieci nuove puntate dell’opera ideata da Jemaine Clement e Taika Waititi. Dieci nuove puntate con una solida trama principale, accompagnata dalla miriade di folli storyline secondarie alle quali ormai ci ha abituato lo show. Scoprite insieme a noi perché, se non l’avete già fatto, dovreste recuperare questa piccola gemma il prima possibile.
UNA FAMIGLIA DISFUNZIONALE
La trama di questa stagione ruota attorno al colpo di scena al quale abbiamo potuto assistere lo scorso anno: Guillermo ha chiesto a Derek di trasformarlo in un vampiro. Un’azione che, però, potrebbe portare a conseguenze estreme. Nella società dei succhiatori di sangue, infatti, è considerato un oltraggio che un Famiglio si faccia trasformare da un vampiro diverso dal suo padrone. Un oltraggio a tal punto che il padrone sarebbe prima costretto a uccidere il proprio schiavo, per poi togliersi la vita. Guillermo avrà davvero deciso di farsi mordere da Derek, oppure si è forse pentito all’ultimo secondo? Una domanda alla quale non risponderemo, lasciandovi il piacere della scoperta.
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UNA COMMEDIA GROTTESCA
Questa quinta stagione mantiene due dei punti di forza dell’intera serie: il gusto per il grottesco e il sapiente mix tra commedia e horror. What We Do in the Shadows non solo è pieno di black humor e di schizzi di sangue, ma riesce anche attraverso l’estetica a lasciare spiazzato lo spettatore. Creature realizzate attraverso i trucchi prostetici, momenti gore inaspettati, situazioni di grande disagio che fanno scorrere un brivido lungo la schiena sono infatti all’ordine del giorno. Il risultato? Una serie ipnotica, divertente, imprevedibile e dannatamente ispirata.
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Stiamo parlando, infatti, di uno show unico nel suo genere. Uno show che, a differenza di quanto accade sempre più spesso, decide di non lasciare alcuna storyline in sospeso alla fine della stagione e che fa buon uso della durata risicata di ogni episodio per raccontare tutto il necessario senza allungare mai il brodo.
What We Do in the Shadows è un gioco di equilibri, dove tutto sembra destinato a crollare come un castello di carte, ma dove inaspettatamente tutto funziona alla perfezione. La quinta stagione non fa altro che avvalorare di più questa nostra affermazione, dimostrandosi una delle opere più divertenti viste negli ultimi mesi. Se non avete ancora cominciato la serie tratta dal film di Waititi e Clement, ascoltate il nostro consiglio: iniziatela il prima possibile. Fatevi trascinare nella follia di uno show dal sapore unico, colmo di idee brillanti, attori straordinari e di situazioni così folli da lasciarvi a bocca aperta durante l’intera visione. Ci ringrazierete dopo.
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