Westworld 4×07 “Metanoia”: la recensione

Metanoia, l'episodio 4x07 di Westworld dovrebbe essere la consueta calma prima della tempesta, ma offre invece confronti molto attesi

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Spoiler Alert

Westworld 4×07, “Metanoia” la recensione dell’episodio, disponibile su Sky e Now dal 8 agosto in lingua originale e dal 15 agosto in italiano.

Metanoia, il settimo episodio della quarta stagione di Westworld dovrebbe essere la consueta calma prima della tempesta. Si tratta della penultima fermata prima del finale, e sarebbe giustificabile se i protagonisti si limitassero solamente a prendere la posizione corretta per l'atto mancante. Invece Metanoia comincia a dare le risposte che mancavano, focalizzandosi su Bernard e il suo obiettivo, e spiegando anche che fine ha fatto il sublime nel mondo reale al termine della precedente stagione. Vengono effettuati collegamenti con tutti i punti morti di questa quarta stagione, preparando sì lo spettatore al finale, ma dandogli anche molti momenti e confronti tanto attesi.

La metanoia è un radicale mutamento nel modo di pensare, di giudicare, di sentire, specialmente in seguito all'adesione a un nuovo credo. Come per gli altri titoli di Westworld, anche Metanoia riflette quanto accade a schermo, con il residente con le fattezze di William che capisce qual è il suo destino e decide di compierlo in barba ai piani di Hale. Nel frattempo anche Christina sembra prendere coscienza di quello che è, anche se c'è ancora tempo per un ulteriore colpo di scena.

La trama di Westworld 4×07

Sono ormai cinque settimane che stiamo aspettando di capire il piano di Bernard, tra un commento criptico e l'altro. In questa stagione infatti il personaggio di Jeffrey Wright si è caricato di questo alone da Doctor Strange con le sue infinite visioni di un futuro inevitabile. Grazie a una serie di confronti con Maeve e con Stubbs, ci viene svelato che fine a fatto il Sublime, e soprattutto ci viene ribadito che il destino di Bernard è ormai inevitabile. Mentre i nostri attaccano la torre di Hale, così da portare a termine il piano dell'enigmatico profeta, Charlotte ha deciso di spegnere completamente la città e farla finita con gli umani. Il residente William dubita ancora una volta della sua leader e, in un confronto finale con il vero William, capisce che deve credere in qualcosa d'altro.

Prima dei vari confronti finali e dell'attuazione del nuovo piano, c'è tempo anche per il toccante incontro tra Caleb e Frankie, ormai adulta tra le braccia di un padre che non è minimamente invecchiato. È poi nuovamente tempo di rivolte e scontri tra le strade, con umani e residenti che si massacrano a vicenda, attuando il desiderio del William robot. Mentre alcuni dei protagonisti vanno incontro a un bieco (e al solito incerto) destino, Christina capisce di essere una nuova versione di Dolores, proprio come Hale prima di lei.

Verso il finale

Come detto in apertura, Metanoia è un corposo antipasto dello scontro finale, che ha mietuto già le sue prime vittime. Un cambio repentino di antagonista che può cogliere alla sprovvista ma che stava iniziando a venire sussurrato da un paio di episodi. E poi c'è la rivelazione finale di Teddy, che svela a Christina che non si trova effettivamente in quel mondo, sebbene fino a qualche istante prima fosse tutto decisamente reale. Resta ancora qualche mistero da svelare nell'ultimo episodio, prima di scoprire lo status quo della prossima stagione.

Con la caduta di alcuni degli elementi fondamentali, mi è difficile al momento immaginare una storia che prosegua oltre la prossima stagione già confermata. A meno che non vengano introdotti nuovi personaggi o per l'appunto, le morti siano per l'ennesima volta apparenti. Sappiamo bene infatti che i residenti di Westworld non muoiono mai veramente, come Maeve, Dolores e perfino il redivivo Teddy ci hanno dimostrato più volte. Ma giunti a questo punto, ha ancora senso tirare la corda? C'è ancora qualcosa da raccontare? Lo scopriremo settimana prossima, con il finale di questa quarta stagione.

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