Westworld 4×04 “Generation Loss”: la recensione

Westworld 4x04 si ricorda come stupire lo spettatore, con un colpo di scena che inizia a ordinare i pezzi sulla scacchiera dei misteri

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Spoiler Alert

Westworld 4×04, “Generation Loss” la recensione dell’episodio, disponibile su Sky e Now dal 18 luglio in lingua originale e dal 25 luglio in italiano.

Il quarto episodio di Westworld è disponibile in lingua originale e sottotitolato in italiano su NOW e Generation Loss è un titolo che prenderà sempre più significato man mano che il minutaggio avanza, riuscendo a stupire come ai tempi della stagione 1. La puntata inizia a dipanare le linee temporali, gettando più di qualche indizio sul destino di Caleb e Maeve, offrendo un episodio solido che segna la metà stagione, rendendo finalmente chiaro il piano di Charlotte. Dopo il ritorno di Bernard nella scorsa puntata, ci troviamo di fronte a un altro colpo a segno.

La trama di Westworld 4×04

Generation Loss è il trionfo di Charlotte Hale (Tessa Thompson). La donna illustra il suo piano a un Caleb ormai infettato dalle mosche, un progetto che prevede la diffusione degli insetti tramite gli ospiti del parco. In una serie di confronti sempre più sanguinolenti, si arriva al faccia a faccia tra Caleb e Charlotte e tra Maeve e William. E tra uno scontro e l'altro, ci viene svelato cosa è successo tra le due stagioni, con la distruzione di tutte le unità Rehoboham e il salvataggio del personaggio di Aaron Paul. Questo quarto episodio di Westworld fornisce quindi delle risposte, mentre si arriva al crescendo inatteso della seconda metà.

Come dicevo, Generation Loss racconta la vittoria di Charlotte. L'androide ha vinto, ed è solo questione di tempo prima che noi e Caleb capiamo cosa è successo. Il quarto episodio di Westworld ordina le timeline e ci mostra il futuro in cui il piano di Hale ha avuto successo, e gli umani sono tutti (o quasi sotto il controllo dei Residenti. Con un discorso molto simile a quelli visti nella prima stagione, ormai sei anni fa, ci viene svelata la riuscita della missione, e la sconfitta (apparente) dell'umanità. In un altro tempo, Bernard trova l'arma che C (Aurora Perrineau) e i suoi uomini stanno cercando nel deserto. L'arma ha un volto familiare, e non è l'unico colpo di scena dell'episodio. La vera identità di C. ci viene svelata con naturalezza, usando una progressione di eventi tipica della serie tv di HBO. Un uso sapiente dei dialoghi porta a una seconda metà d'episodio davvero convincente e soprattutto avvincente, con tanto di cliffhanger riuscito.

Il ritorno di Teddy...?

Nel frattempo durante l'episodio, rivediamo anche Christina (Evan Rachel Wood) che, convinta dalla coinquilina, ha un appuntamento al buio con l'aitante Teddy (James Marsden). I due sembrano avere qualcosa in comune, e soprattutto sembrano conoscersi da una precedente vita. Noi spettatori sappiamo il trascorso tra Teddy e Dolores, ma Christina non dovrebbe averci nulla a che fare. La storia della scrittrice continua a essere il punto oscuro della stagione, che spero verrà risolto nelle prossime puntate.

Rivedere James Marsden mi ha fatto piacere, anche se sono convinto che il personaggio di Teddy avesse dato tutto nelle prime due stagioni, ma questa nuova identità potrebbe regalare qualche sotto trama diversa. L'aspetto positivo di Generation Loss è l'assenza quasi totale di scene nel trailer di qualche settimana fa, che aveva distrutto il momento migliore della puntata precedente.
Gli ingranaggi stanno andando lentamente al loro posto, come da tradizione per Westworld, e la macchina di Lisa Joy e Jonathan Nolan prosegue la sua corsa senza intoppi. Cosa ci riserveranno i prossimi quattro episodi?

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