Westworld 1x06 "The Adversary": la recensione
Numerose svolte e sorprese nell'ultimo episodio di Westworld: non tutto è perfetto, ma la storia diventa più definita
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Il fulcro tematico e narrativo dell'episodio è senza dubbio rappresentato da Maeve. Si riprende dal cliffhanger della scorsa settimana, gli si dà una spinta pregressa che non era obbligatoria ma che ci aiuta a capire quanto il robot sia ormai consapevole della propria situazione, e di lì si costruisce la svolta. Che è molto interessante e, per certi versi, rappresenta l'atto più di rottura con l'equilibrio del parco visto fino ad ora. Certo, un percorso di consapevolezza generale era già in moto, e ancora non capiamo bene gli obiettivi dell'uomo in nero, ma Maeve, con la manipolazione dei due scienziati per i propri scopi, ha davvero spostato la rotta. Anche qui la destinazione è ignota, ma è chiaro che siamo saliti ad un livello superiore del gioco.
Idem per le indagini di Elsie in un'area che sembra disegnata per ricostruire un'eventuale attrazione horror. Ma va bene così, le sue scoperte su Theresa sembrano aprire un collegamento potenziale con il ritorno di fiamma di Arnold, che forse è morto, o forse no. Sarà Bernard ad aprire un'altra porta sul passato del parco e in particolare sul rapporto tra Ford e Arnold. Abbiamo la conferma che la prima generazione di robot del parco, di cui come ci viene ricordato fa parte anche Dolores, contiene il germe della ribellione in sé. Restando sempre nell'ambito gestionale, ritorna Sizemore, e onestamente è difficile spendere parole positive per questa storyline che, come il suo protagonista, è solo estremamente fastidiosa.