Westworld 1x01 "The Original": la recensione

L'atteso Westworld è arrivato sia su HBO che su Sky Atlantic HD: analizziamo il lungo pilot, che costruisce un grande prologo per la stagione

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Spoiler Alert
Duecento anni dopo l'uscita di Frankenstein, siamo ancora bloccati allo stesso punto, e lo saremo per sempre. Perché le domande universali sono così, maturano, cambiano il mezzo, cambiano il linguaggio, ma non invecchiano mai. Nel momento in cui l'uomo crea qualcosa a sua immagine e somiglianza, inevitabilmente crea se stesso, e si trova a confrontarsi con i suoi demoni più nascosti. Come l'uomo è arrivato a giudicare Dio, le macchine arrivano a giudicare l'uomo, e il verdetto potrebbe non piacerci. Westworld è questo, lo è stato negli anni che ne hanno accresciuto l'attesa, lo è oggi che debutta sulla HBO e in contemporanea in Italia su Sky Atlantic. Il lungo pilot presenta l'universo da una prospettiva alta e tragica, costruendo un grande prologo per il resto della stagione.

You're in a prison of your own sins

La premessa è nota. Ci troviamo in un imprecisato futuro in cui la tecnologia ha permesso di costruire un parco di divertimenti sui generis. Un'ambientazione western simula la vita di frontiera di fine '800, tra saloon, pallottole vaganti, donzelle in difficoltà e clienti paganti. A questi ultimi è permesso, dopo aver speso un'ingente somma, trascorrere un certo tempo nel parco impersonando un personaggio dell'epoca, senza alcun rischio per la propria incolumità. I robot si uccidono solo tra loro, o vengono uccisi dai clienti stessi che possono dar libero sfogo a tutte le loro pulsioni nascoste. Quindi le parti meccaniche vengono sostituite, la memoria viene azzerata, e il giorno ricomincia da capo sempre uguale a se stesso.

Spicca in particolare tra i robot la fanciulla vestita d'azzurro e dai capelli biondi, Dolores (Evan Rachel Wood). Nel pilot seguiamo soprattutto lei, la sua routine quotidiana, la sua eterna e artificiosa storia d'amore con un pistolero creato su misura per lei, addirittura progettando il momento del loro incontro. Ogni personaggio ha un obiettivo che lo definisce, una storyline per usare un gergo televisivo che qui per ovvi motivi non è affatto fuori posto. I creatori del parco costruiscono i personaggi come dei normali sceneggiatori, danno loro uno scopo, delle linee guida, un background codificato. Una finzione nella finzione con la quale la scrittura ci lascia l'impressione di giocare. Su più livelli, dai robot ai creatori a noi spettatori, siamo tutti prigionieri di una catena di costrizioni umane e sociali.

Ciò che colpisce è il modo in cui Westworld lavora sui dettagli, ed è incredibile quanto venga naturale creare una corrispondenza tra i creatori della serie e i creatori del parco

Ci sarà tempo di tornare su queste considerazioni nei prossimi episodi. Come detto l'episodio è un grande prologo alla stagione che verrà. Possiamo anticiparvi che già dal prossimo episodio vedremo arrivare nuovi personaggi e "nuove storyline" (teniamo sempre a mente questo doppio livello di lettura). Per adesso la lunga puntata, in realtà molto scorrevole e interessante, chiude in sé un discorso particolare, illustra regole e confini, presenta un problema e lo risolve. Anche se tutto appare come una risoluzione superficiale e che sotto il primo strato nasconde problemi più intensi e conflitti che ancora stanno germogliando.

È una puntata di conflitti e contraddizioni. Si gioca sul discorso dell'identità tra uomo e macchina prendendo in giro le nostre aspettative, lasciandoci credere che un certo personaggio sia umano e ribaltando la prospettiva, e viceversa. Il conflitto prosegue nella sala di controllo, rivelandoci il grande e storico creatore delle macchine, il dr. Ford (Anthony Hopkins), un sognatore ancora capace di provare piacere tornando alle sue prime invenzioni così piene di errori, ma cariche di "umanità", ma che al tempo stesso vuole inserire un elemento di fantasia nelle sue creature. E poi c'è la nuova generazione, più fredda, più meccanica e calcolatrice. Di grande potenza visiva la sparatoria finale, non tanto per lo scontro in sé, ma per la prospettiva dall'alto di chi ne manipola le azioni con freddezza, come se si trattasse di un videogioco.

Grandi valori produttivi, grande cast, grande ambientazione, ma questo lo sapevamo. Ciò che colpisce è il modo in cui Westworld lavora sui dettagli, ed è incredibile quanto venga naturale creare una corrispondenza tra i creatori della serie e i creatori del parco. Anche attraverso un semplice gesto come quello di toccarsi le labbra, o il banale comando di smettere di simulare un accento, capiamo che qui c'è voglia di costruire qualcosa di curato e bello.

Avete visto l'episodio? Diteci cosa ne pensate nei commenti!

Westworld va in onda ogni lunedì alle 3.00 del mattino in lingua originale sottotitolata in italiano su Sky Atlantic HD (online su Now TV) in diretta con gli Stati Uniti, in replica il lunedì sera, il lunedì sera successivo in italiano.

Trovate tutte le notizie, anticipazioni, video e recensioni di Westworld nella nostra scheda.

Continua a leggere su BadTaste