Weathering With You, la recensione
Più semplice, diretto e a fuoco di Your Name. Weathering With You non manca di ingarbugliare inutilmente una storia che splende più che altro visivamente
WEATHERING WITH YOU, DI MAKOTO SHINKAI - LA RECENSIONE - AL CINEMA IL 14/15/16 OTTOBRE
Non dev’essere stato facile scrivere, pensare e immaginare un altro film dopo il successo incredibile di Your Name. Forse anche per questo Weathering With You è molte cose che Your Name non è: ha un concept più semplice, un intreccio molto più diretto e, sempre relativamente alle ripetizioni e alla confusione delle trame di Makoto Shinkai, più semplice. Questo significa che Weathering With You è sicuramente narrativamente meno ambizioso del film precedente e, forse anche per questo, più riuscito.
Tutto questo serve a Shinkai per raccontare dell’incontro di due ragazzi nella grande metropoli, lui per l’appunto nuovo a Tokyo, scappato dalla provincia, al lavoro in un giornale online di occulto, e lei, che a quanto pare controlla il meteo e pregando riesce a far tornare il sole per un po’ tempo in un luogo particolare.
Shinkai non si farà sfuggire nessuna delle occasioni kitsch fornite dalla trama. Non mancherà di far confondere l’onnipresente pioggia alle lacrime sul volto dei protagonisti, non risparmierà in montaggi musicali su canzoni facili facili, né infine si proibirà il sempre valido abbraccio nel cielo. È il suo stile, tuttavia nonostante il film sia più centrato e a fuoco di Your Name rimane il problema di un racconto artificiosamente confuso senza che questo serva a niente, una versione tecnicamente clamorosa e narrativamente sempliciotta delle potenzialità evocative dell’animazione giapponese.
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