We Were Here Forever, quando il gioco di squadra è tutto | Recensione
We Were Here Forever è il titolo perfetto per coloro che sono in astinenza da giochi pensati per essere giocati con un amico
A distanza di tre anni dall’ultimo capitolo, il team tedesco approda su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox e PC con We Were Here Forever. Questa nuova avventura ci porterà a esplorare Castle Rock e i suoi dintorni per tentare di sfuggire a un male che non vuole saperne di rimanere sepolto. Siete curiosi di saperne di più? Non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione.
UN REGNO MALEDETTO
I primi tre episodi del franchise non hanno una vera e propria storia. O meglio: la trama c’è, ma passa in secondo piano e viene raccontata dagli ambienti che ci circondano e da qualche voce fuori campo. We Were Here Forever, invece, fa un piccolo balzo in avanti, ma senza esagerare. L’avventura vede due esploratori imbattersi in un Regno misterioso, indagando lentamente sulla maledizione che lega la storia di un sovrano a quella del suo folle giullare.
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FARE GIOCO DI SQUADRA
Il punto di forza di We Were Here Forever, però, non è certo il comparto narrativo. Ancora una volta è il gameplay a fare da padrone, dando vita a enigmi brillanti e appaganti da risolvere. Il titolo di Total Mayhem Games non è mai troppo difficile, ma nemmeno troppo facile. Riesce a essere sempre una sfida avvincente, ma senza bloccare l'utente per ore su un singolo puzzle. La necessità di dover costantemente comunicare con il proprio partner, inoltre, rende la produzione unica. Un tripudio di genialità da condividere con i propri amici, a qualsiasi costo.
Nonostante il titolo preveda una chat vocale interna al gioco, ammettiamo di averla trovata poco comoda in più di qualche situazione, spingendoci a ripiegare su Discord. A ogni modo, dopo aver completato la storia, possiamo tranquillamente affermare che si tratti di un titolo da giocare con qualcuno di vostra conoscenza. Gli sviluppatori si sono impegnati per inserire la possibilità di affrontare l’intera avventura con altre persone nel mondo tramite il matchmaking, ma vista l’elaborazione di alcuni enigmi vi consigliamo di reclutare una persona fidata per fuggire da Castle Rock insieme.
QUESTIONE DI PRIORITÀ
Inutile girarci attorno: il comparto tecnico di We Were Here Forever è quanto di più basilare si possa pensare. Rispetto al passato sono comunque stati fatti dei passi avanti, ma il titolo non brilla per modelli poligonali o per affascinanti giochi di luce. Poco importa, comunque. L’opera del team tedesco non ha mai puntato a stupire graficamente, dando priorità al puro gameplay. Lo stesso si può dire del comparto sonoro, anche se ammettiamo di aver apprezzato le voci dei doppiatori in inglese (sì, ci sono i sottotitoli in italiano) e qualche brano della colonna sonora. Sono presenti anche alcuni cali di frame, fortunatamente spesso in relazione alle zone di caricamento. Niente di troppo fastidioso, insomma.
We Were Here Forever è la summa di tutti i pregi dei capitoli precedenti della serie. Un’opera perfetta per gli amanti delle avventure cooperative e che ci sentiamo di consigliare a occhi chiusi a tutti coloro che sono in astinenza da questa tipologia di giochi e da It Takes Two. Alla modica cifra ci circa diciotto euro vi potete portare a casa una delle esperienza più interessanti dell’anno, che non possiamo che premiare apertamente. Ora non vediamo l’ora di giocare al prossimo titolo di Total Mayhem Games, software house che per noi è ormai sinonimo di garanzia.