Wayward Pines 1x08 "The Friendliest Place on Earth": la recensione
Ottavo episodio di Wayward Pines: poca logica, caratterizzazioni assenti, grande delusione
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Senza andare troppo nel dettaglio, tra il settimo e l'ottavo episodio abbiamo visto un'esplosione e le conseguenze di questa su due personaggi. Al di là delle regole più o meno improbabili di questo posto, della surreale storia di Pilcher e degli ancor più surreali comportamenti adottati, e infine delle più legittime domande sulla gestione della città, qui si tratta di un semplice evento e delle sue conseguenze. Evento: una bomba che avrebbe dovuto far saltare una recinzione esplode in un furgone a un paio di metri da due persone. Conseguenze: si crea uno squarcio nel furgone e i due, che evidentemente sono stati sbalzati fuori, si ritrovano praticamente illesi, solo con qualche graffio a tre metri dall'esplosione. L'autista del camion però è morto.
Per l'ennesima volta, queste ultime sono piccolezze insignificanti, ma ormai (dato che una logica più grande non esiste) sono rimasti da contestare solo i principi alla base di una serie che procede per esigenze di narrazione e mai per azioni e reazioni sensate dei protagonisti. A quel punto non ci si stupisce dell'ingresso della Fisher nella sala d'ospedale e del sano e immotivato terrorismo psicologico contro lo sceriffo, del fatto che Ben immediatamente si beva tutta la storia, del repentino cambio di carattere di Pam che da inquietante infermiera è diventata la voce della coscienza di Pilcher. Non ci si stupisce perché, come scrivevamo due settimane fa, in questa serie le azioni seguono le necessità della storia, e non il contrario.