Watchmen 1x09 "See How They Fly" (finale): la recensione
Tra le serie dell'anno, ammirevole esempio di sequel, Watchmen termina la sua corsa con l'ultimo episodio
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Il nono episodio di Watchmen, ultimo della stagione e forse ultimo della serie, chiude tutti i punti rimasti in sospeso. Lo fa con approccio metodico e organizzato, senza sbavature né errori. Sicuramente meno libero e sfuggente e straordinario rispetto ad alcune puntate della stagione, le più sperimentali, quelle che davvero ricorderemo della serie di Damon Lindelof. Ma inevitabile nel chiudere le strade che dovevano essere chiuse, nel fornire certe risposte, nel dare una chiusura quasi secolare ad una storia che non sapevamo partisse da così lontano. See How They Fly è l'episodio necessario che mette la parola fine all'esperimento televisivo ispirato al fumetto di Alan Moore.
Questo tra le altre cose è anche l'episodio in cui vediamo più Ozymandias, ed è un piacere vederlo interagire con gli altri personaggi. Per larga parte della stagione la bizzarria e l'eccentricità di Veidt sembravano stonare rispetto al tono del resto della storia, e invece nel momento in cui si confronta con Laurie, Looking Glass e gli altri funziona davvero bene. Forse perché è Watchmen stesso a rigettare la seriosità e l'intoccabilità che spesso ci si aspetta quando si mettono le mani su opere così amate. In questo episodio, tra le altre cose, ci sono vari monologhi da non prendere mai seriamente. C'è Keene, soggetto chiaramente ridicolo, che si lancia nel classico discorso da villain e fa una fine patetica; c'è Trieu che viene zittita dalla moglie di Judd; c'è Veidt che viene stordito da Looking Glass.
Watchmen intende il senso dell'opera originale come solo i migliori sequel-revival sanno fare, divisi nell'anima tra omaggio e decostruzione, passione e libertà sfrenata. Così inteso, concepisce i limiti e i pregi della narrazione seriale, traspone quello che poteva essere il singolo albo della miniserie in forma episodica, e ha anche il tempo – e l'intelligenza – di costruire una narrazione paratestuale. La Peteypedia – alla quale potreste rivolgervi casomai vi interessasse sapere chi è Lube Man – è il compendio non obbligato, ma utilissimo, alla lettura di un'opera affascinante, la cui esistenza in questa forma è un evento quasi incredibile.
Un sequel che non spiega, che dà per scontato tutto, che non si attarda ad aspettare gli spettatori, che cela personaggi storici e poggia su nuove tematiche e nuovi personaggi. Distillare qualcosa di così specifico da un caos simile è un evento straordinario, ma se lo chiedete a Dr. Manhattan userà altre parole.
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La serie di Watchmen va in onda su Sky in contemporanea con gli Stati Uniti alle 3 della notte tra domenica e lunedì e poi lunedì sera in versione originale alle 21.15 su Sky Atlantic e NOW TV.