Watchmen 1x06 "This Extraordinary Being": la recensione
Watchmen analizza il senso delle maschere e racconta un'incredibile storia di origini in uno dei migliori episodi dell'anno
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La maschera di un supereroe non è mai solo uno strumento per celarsi. Scegliere un'identità, un costume, significa autodefinirsi. Per un vigilante, o aspirante tale, vuol dire ritagliare la natura del proprio essere più profondo, più intimo, e darle corpo, anima, colore. È l'esteriorizzazione di traumi e dolori, frustrazioni e paure, ed è la prima arma con la quale ci si presenta al nemico. Le vicende di Watchmen fumetto traggono spunto da un'iconografia delle origini saggiamente più semplice, che solo con la seconda ondata (Rorschach, Dr. Manhattan) assume una sua complessità di simboli e soprannomi. D'altra parte Lindelof nel tornare a quella storia di origini e farla propria ne racconta i retroscena più oscuri. Lo fa nel miglior episodio della stagione, forse uno dei migliori episodi dell'anno.
È la storia del nonno di Angela, Will Reeves. Sopravvissuto ai fatti di Tulsa, cresciuto per diventare un poliziotto di colore. Non è una caratteristica sottolineata per caso, anzi è proprio il perno dell'intera vicenda, forse dell'intera stagione. Visivamente e narrativamente la serie crea un parallelo tra la storia di Angela e quella di Will, tra gli estremisti di destra emuli di Rorschach e i nostalgici del Ku Klux Klan negli anni '30. Giustizia Mascherata è il primo supereroe, ma è anche il nonno di Angela. Questa è la grande rivelazione tenuta segreta fino ad ora dalla serie. L'episodio rappresenta quindi una storia di origini: ne condivide i traumi, ma anche l'idea di un simbolo (il cappio) che nasce per caso da strumento di oppressione ad arma contro il nemico.
La serie lo racconta con forza e carattere, in continua analisi di se stessa. Non si concede deviazioni, che peraltro avrebbero turbato la logica interna dell'episodio, ma trova la propria strada e la mantiene fino alla fine. In chiusura, arriva il collegamento definitivo, l'arma della manipolazione di massa caricata di una tale fascinazione che qualcuno potrebbe scambiarla per "superpotere". Ma è solo un inganno, l'ennesimo di una serie che ammette un solo superuomo. Tutti gli altri sono bambini con il volto dipinto.
CORRELATO A WATCHMEN 1X06 RECENSIONE
La serie di Watchmen va in onda su Sky in contemporanea con gli Stati Uniti alle 3 della notte tra domenica e lunedì e poi lunedì sera in versione originale alle 21.15 su Sky Atlantic e NOW TV.