WarioWare: Move It!, la recensione

WarioWare: Move It! sfrutta al 100% i joycon, ma forse perde un po' d'immediatezza che da sempre caratterizza la serie

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Fin dalle sue origini, nel 1992, Wario è sempre stato l’antitesi di Mario: sporco, cinico, avido ed egoista. Tutte caratteristiche pensate per contrastare l'apparente perfezione dell'eroe blu e rosso. Undici anni dopo, Nintendo decise di dargli un’altra serie tutta sua dopo il successo di Warioland. Negli studi di Intelligent Systems nacque così WarioWare. E fu una rivoluzione nel mondo dei mini-giochi. Il gioco si basava su una sequela di partite da meno di 20 secondi, in cui compiere le azioni più strane e folli mai viste in un videogioco fino ad allora.

Nel corso degli anni, ogni capitolo della saga era volto a dimostrare cosa potesse fare la console che lo ospitava: così WarioWare Touched sfruttava alla perfezione il touchscreen di Nintendo DS, oppure WarioWare Smooth Moves utilizzava il Wiimote di Wii, rendendo il gameplay sempre diverso e incredibilmente sempre divertente. Nel 2021, Nintendo Switch ebbe il suo WarioWare, con Get it Together, che introduceva per la prima volta dei mini-giochi co-operativi invece che competitivi. Il titolo era pieno di sfide inedite e sfruttava la possibilità di staccare i due joycon da Nintendo Switch per giocare in coppia ovunque ci trovassimo.

Due anni dopo, Intelligent Systems pare non essere soddisfatta, ed ecco che il 3 novembre arriva nei negozi Wario Ware: Move It! completamente incentrato sulle caratteristiche dei joycon. Una sorta di sequel spirituale del già citato Smooth Moves, ma arrivato fuori tempo massimo?

WarioWare: l'isola Solospasso ti aspetta!

La voracità di Wario questa volta gli è servita. Il puzzone mangia-aglio ha infatti vinto un viaggio tutto spesato per lui e venti dei suoi amici sull'Isola Solospasso, nuova metà turistica piena di divertimenti. Una volta atterrata sull'isola però, la banda scopre un'antica leggenda riguardante delle stranissime Pietreposa.

Queste due rocce, molto simili ai Joycon, sono legate a ogni singola usanza dell'isola e l'antica tribù indigena narra che chi ne ascolterà la voce diventerà assurdamente ricco. Basta questo per scatenare l'istinto da cerca-tesori di Wario, gettandolo all'interno di un'altra folle (e breve) avventura.

La modalità storia è difatti ridotta all'osso e completabile in poco meno di due ore. Si tratta come al solito di un leggero antipasto, dato che, come da tradizione, il gioco si basa su quante più sfide riuscirete a completare senza perdere le quattro vite iniziali.

Il titolo è completamente tradotto e doppiato in italiano. A dare la voce a Wario è ancora una volta un Francesco Rizzi in ottima forma che, dopo averci fatto spaventare con Ganondorf e Venom, torna a farci sbellicare con il "villain" del Regno dei Funghi.

Mettiti in posa

WarioWare Move It! abbandona (momentaneamente) la formula classica della serie, che richiede la pressione di un tasto al momento giusto per completare il folle e velocissimo mini-gioco. Richiede invece di mettersi in una determinata posa e poi muoversi di conseguenza, per compiere azioni come sedersi, tirare, stare immobili e così via. La fantasia a Intelligent Systems non è mai mancata e questo capitolo non è da meno. Anzi, al momento è il gioco che meglio sfrutta i joycon della libreria di Nintendo Switch. Peccato che sia arrivato al settimo anno di vita della console.

WarioWare Move It! sfrutta non solo i sensori di movimento e l'HD Rumble, ma anche il sensore di distanza, proponendo giochi basati proprio sulla camera a infrarossi del joycon destro. Tante azioni diverse da dover imparare per poter superare i propri record, portando a casa meno fallimenti possibili durante le fasi arcade.

I giochi sono, come al solito, vari e completamente fuori di testa. Si passa tranquillamente da una collezione basata sui classici Nintendo, a uno stage in cui dovrete lanciare un lazo agli animali. C’è però un problema che affligge spesso gli stage di WarioWare: una piccola percentuale della collezione è poco chiara e le prime volte che lo affronterete venti secondi saranno decisamente troppo pochi per capire cosa fare. Ovvio, fa parte della sfida e con l’esperienza questo difetto viene meno, ma almeno nelle prime partite vi ritroverete a sbattere il muso e perdere una delle preziose quattro vite a disposizione.

Come in Get it Together, è possibile affrontare tutto il gioco in compagnia di un amico, a patto di avere spazio in casa, dandosi una mano a recuperare vite o ad affrontare i boss. Ovviamente non mancano anche le modalità competitive (fino a quattro giocatori) con giochi esclusivi sempre basati sulle posizioni del corpo.

Meno di Get it Together, ma comunque di valore

Nonostante l'impegno di Intelligent Systems di proporre qualcosa di fresco e diverso dal solito, WarioWare: Move It! forse perde un po' d'immediatezza che da sempre caratterizza la serie. Il dover cambiare posizione ogni due, tre mini-giochi potrebbe far fallire dei round e risultare alla lunga snervante. Fortunatamente, per una sfida più classica e meno movimentata, esiste ancora Get it Together.

WarioWare: Move It! resta comunque il gioco first party che sfrutta al meglio i joycon, anche se lo fa con qualche anno di troppo sulle spalle. Un party game ideale per le feste e per le serate in compagnia. Se organizzate serate davanti alla console, è un titolo da non lasciarsi sfuggire, capace di strappare più di una risata grazie alle situazioni imbarazzanti che potrebbero nascere in seguito ad alcuni minigiochi.

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