Warhammer 40,000: Marneus Calgar #1, la recensione

La trasposizione dell’universo di Warhammer 40,000 sulle tavole a fumetti, operata da Kieron Gillen e Jacen Burrows, può dirsi riuscita

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Warhammer 40,000: Marneus Calgar #1, anteprima 01

Warhammer 40,000: Marneus Calgar #1 è non solo la prima miniserie dedicata al più famoso Space Marine dell’ambientazione di gioco di casa Games Workshop, ma tecnicamente anche la testata d’angolo da cui dovrebbero partire numerose iniziative dedicate al tetro universo futuribile di Warhammer sotto l’insegna della Marvel. Firmato da Kieron Gillen, che prima ancora di essere un nome emergente del Fumetto odierno era un grande appassionato del gioco originale, e da Jacen Burrows, il cui tratto dettagliato e maestoso ben si presta ai soverchianti scenari di guerra futuribile, fa di tutto per svolgere questo essenziale compito, ma un po’ come gli Space Marine di cui narra le vicende, in nome del dovere sacrifica buona parte della sua umanità.

Il compito di Gillen e Burrows non è facile: da un lato ci sono gli appassionati del gioco e dell’ambientazione da accontentare, quelli che sanno già tutto su Tirannidi, Orchi, Adeptus Mechanicus e i mille dettagli che animano un’ambientazione con quasi trent’anni di storie alle spalle; dall’altro c’è un potenziale bacino di nuovi lettori e appassionati, attirati dalle vicende a fumetti o incuriositi dal progetto in generale, che devono potersi godere la storia senza perdersi nei mille dettagli di lore che affollano la saga.

Il meccanismo narrativo scelto da Gillen e Burrows è una classica doppia narrazione: gli eventi del presente ci mostrano il protagonista da adulto, un guerriero esperto, tetro e deumanizzato impegnato in una spietata missione di riconquista, mentre quelli del passato ce lo mostrano come ragazzino all’inizio della sua carriera militare, mentre intraprende le prime fasi del suo addestramento attorniato da giovani amici e commilitoni. La prima linea narrativa è quella a cui spetta anche il gravoso compito di fungere da “guida” all’universo di Warhammer, mentre la seconda, al momento la più intrigante, può permettersi di concentrarsi di più sulle vicende personali e sui caratteri di Marneus e dei suoi amici.

Warhammer 40,000: Marneus Calgar #1, anteprima 02

Ne consegue che la linea narrativa del presente risulta granitica, cupa e impietosa da seguire: probabilmente un effetto voluto, data la natura dell’ambientazione da presentare al lettore. Fatto salvo il piacere di scoprire o riscoprire scenari, meccaniche e atmosfere del gioco, infarcite di preziosi dettagli frutto della lunga esperienza di Gillen come giocatore e appassionato, le vicende del presente appaiono tetre e maestose, ma ben poco entusiasmanti. Il punto di vista dello stesso Marneus, una figura saldamente al controllo della situazione ma priva di umanità, contribuisce ben poco a fornire un appiglio con cui immedesimarsi o vivere la storia in prima persona.

Effetto direttamente opposto forniscono le vicende del passato, dove il gruppo di Marneus e dei giovani amici che lo accompagnano, pur con i difetti e le personalità contrastanti tipiche dell’adolescenza, offre un intrigante spiraglio di maggiore immedesimazione a cui aggrapparsi. Nasce, ovviamente, l’interrogativo e la curiosità di scoprire come il giovane idealista e di belle speranze del passato si sia trasformato nel ferreo e inumano condottiero militare del presente, ed è proprio questo l’aggancio che coinvolge il lettore e lo spinge a proseguire la storia.

"La trasposizione dell’universo di Warhammer 40,000 sulle tavole a fumetti può dirsi riuscita"In conclusione: Marneus Calgar non è un fumetto leggero, che lascia troppo spazio all’avventura spensierata, all’umorismo o ai buoni sentimenti; su tutto grava la cappa plumbea fin troppo presente dell’ambientazione, che va presentata o ripresentata a dovere. Gli amanti di una Sci-Fi militaresca, dura e inesorabile si sentiranno in paradiso, come pure coloro che gradiscono le atmosfere horror e i futuri distopici. Al di là di questo, la storia si concede ben poco spazio per esplorare toni e filoni diversi, sebbene i flashback sulla formazione di Calgar offrano un appiglio di maggiore coinvolgimento emotivo e immedesimazione.

Warhammer 40,000: Marneus Calgar #1, anteprima 05

Ottima la prestazione di Burrows alle matite, che spazia dallo splatter a scenari maestosi, dal sense of wonder dei mondi alieni agli orrori della guerra con inquadrature, ritmi narrativi e dettagli di taglio prettamente cinematografico. Come nel caso di Gillen ai testi, anche nelle matite la verve deve spesso piegarsi alle esigenze di copione e indugia abbondantemente sui temi della guerra, dell’horror e della violenza nel presente, trovando invece toni più solari, più umani e avventurosi nel passato.

Missione compiuta, dunque: la trasposizione dell’universo di Warhammer 40,000 sulle tavole a fumetti può dirsi riuscita; probabilmente il prezzo da pagare è, almeno per ora, quello di avere sacrificato parte dell’anima e del sentimento che rendono una storia più appassionante, ma può trattarsi di una scelta voluta, vista la natura dell’ambientazione e della storia da raccontare. Missione più che riuscita, inoltre, quella di rendere un’ambientazione vasta e complessa come quella di WH40K gradualmente accessibile al grande pubblico.

L’Immortale Dio Imperatore dell’Umanità ne sarà compiaciuto... fatta salva la sinistra ironia che il titolo nobiliare in questione sottintende!

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Fonte immagini: CBR

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