War Mother, la recensione
Nella sua linearità, War Mother si presenta come una lettura solida, avvincente e ricca di colpi di scena
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La bella copertina di David Mack ci introduce a War Mother, brossurato in cui Star Comics ha raccolto l’omonima miniserie del 2017 e il one-shot 4001 A.D.: War Mother (già proposto sulle pagine di 4001 A.D.: Oltre il Nuovo Giappone), che ha introdotto nell’Universo Valiant il personaggio di Ana, la Madre di Guerra.
Entrambe le storie sono scritte da Fred Van Lente, che accompagna il lettore in un’esperienza coinvolgente alla scoperta di una realtà inedita. La trama serrata, dalla sviluppo lineare ma ricca di colpi di scena e dialoghi convincenti, le ambientazioni esotiche e le atmosfere misteriose sono certamente i punti di forza di questo progetto.
Dispiace che Star Comics abbia deciso di presentare solo oggi War Mother: leggere questa storia così decontestualizzata svilisce in parte i suoi contenuti, il che è un peccato anche dal punto di vista estetico. Se Tomas Giorello esalta l’epicità e la drammaticità del suo frammento di storia, Stephen Segovia e Roberto De La Torre non raggiungono il suo stesso livello qualitativo, ma offrono una prova più che buona, caratterizzata da tratti sicuri, dinamici e sempre efficaci.
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