Wallman 1, la recensione
Chi ha conosciuto e amato Boichi per Sun Ken Rock, rimarrà pienamente soddisfatto da questo primo numero della nuova serie dell'autore coreano: Wallman
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Chi ha conosciuto e amato Boichi attraverso Sun Ken Rock, rimarrà pienamente soddisfatto da questo primo numero della nuova serie dell'autore coreano: Wallman. Noi di BadComics.it abbiamo avuto il piacere di sfogliare il fumetto durante Lucca Comics & Games, dove J-POP lo ha presentato in anteprima.
Come nella precedente opera, ancora una volta il personaggio principale maschile, Jiro, è una figura borderline, in bilico tra il bene e il male, o meglio tra la giustizia e la legge, due concetti che hanno poco in comune nella visone della realtà secondo Boichi. Il protagonista è una persona che ha smesso di credere in un futuro, riducendosi a sopravvivere, dopo aver vestito in passato i panni del leggendario Wallman, un assassino infallibile, specializzato in operazioni e combattimenti aerei tra le pareti dei grattacieli. La sua piatta esistenza viene sconvolta dall'arrivo di una nuova coinquilina nell'appartamento che divide con il proprietario e amico, il simpatico, irascibile Kubota. Nami, l'altra parte del cielo nella trama, è una splendida ragazza coreana, dal fisico mozzafiato, cresciuta nel mito di Wallman, la quale aspira a diventare un sicario bravo quanto lui. In Jiro si riaccende una scintilla di orgoglio e di voglia di vita; dopo aver visto quanto sprovveduta sia la giovane nel pericolosissimo, improprio mestiere, decide di uscire allo scoperto e rientrare in azione. L'occasione gli sarà offerta dallo scontro che si accende tra due famiglie mafiose.È difficile farsi un'idea complessiva del soggetto della storia da questo unico volume, ma emergono distinte alcune peculiarità del nuovo lavoro di Boichi. Il tema è ancora la malavita e il genere quello hard boiled, d'altronde Wallman si intreccerà prima o poi con Sun Ken Rock, forse non in un vero e proprio crossover, ma sicuramente vi ritroveremo alcuni personaggi di quest'ultimo, come abbiamo appreso a Lucca. Il tono sembra invece più leggero e meno impegnato rispetto al manhwa ancora in corso che ha decretato il successo mondiale del suo artefice. Nei suoi confronti mostra un tratto ancora più ricercato e morbido, una dovizia di dettagli e una ricchezza espressiva straordinaria, sorretta dall'estremo realismo delle immagini che inchiodano il lettore alla pagina e liberano la sua immaginazione. Sono il risultato di una ricerca incessante della perfezione da parte del maestro asiatico, che ha come elemento di spicco e di impatto gli splendidi corpi femminili ma che si estende in ogni sfumatura della tavola.
Il prodotto eccellente dal punto di vista grafico viene equilibrato armoniosamente dalla maturità e dall'efficacia della sceneggiatura, una ricetta perfetta di humour, azione, violenza ed erotismo in cui nessuno di questi emerge sull'altro ma contribuisce a dare ritmo e gusto alla vicenda. Grande amante ed esperto di cucina, Boichi ha realizzato con Wallman ciò che si augura il pubblico concepisca leggendo il suo fumetto: "Non un piatto unico, ma un pasto completo, formato da antipasto, primo e secondo."