Wall-E
Un robottino-spazzino continua a fare il suo lavoro sulla Terra disabitata, fino a quando non arriva Eve. Prima parte straordinaria, seconda con qualche pecca. Comunque, un prodotto notevolissimo e da vedere...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloWall-ERegiaAndrew StantonVoci originaliBen Burtt, Elissa Knight, Jeff Garlin, Fred Willard, MacInTalk, John Ratzenberger, Kathy Najimy,
Sigourney Weaver
Partiamo dall'inizio. I primi cinque minuti di Wall-E, con il cinema d'animazione attuale, c'entrano come i cavoli a merenda. Si sente una canzone di Hello Dolly (a proposito, la follia insita nell'inserire Barbra Streisand in un contesto del genere è geniale) nello spazio e poi arriviamo sulla Terra. O meglio, quello che ne rimane, considerando che è stata completamente abbandonata. Il senso di tristezza e di vuoto sono da pellicola d'autore complessa, anche grazie ad un sonoro perfetto, che gioca proprio su queste sensazioni di inquietudine e sulle attività del robottino. Ma qui, questo dovrebbe essere ormai chiaro, siamo ormai sul campo dell'avanguardia più pura, in cui si può (in quello che dovrebbe essere un prodotto di animazione commerciale) non presentare dialoghi umani per quasi quaranta minuti.
I problemi arrivano nella seconda parte e francamente rappresentano un paradosso. Dopo averci conquistato completamente con questi due robottini e convinti al 100% della loro umanità, la pellicola viene 'rovinata' dalla presenza di umani ultraobesi e ormai incapaci di vivere nella realtà senza immagini olografiche. Intanto, la satira è di grana grossa e francamente fuori luogo per la classe della Pixar (lo avessero fatto in un prodotto Dreamworks, sarebbe stata un'altra cosa). Troppo idioti e mosci questi esseri umani per farci appassionare, tanto che vorremmo che Wall-E ed Eve non si impegnassero tanto per loro, rischiando i loro preziosi circuiti (decisamente umanizzati) per degli esseri viventi con encefalogramma piatto che ormai di umano hanno poco. Tuttavia, anche qui ci sono momenti magici, tra cui un'escursione spaziale tra i due robottini che vale praticamente da sola il prezzo del biglietto e che rischiamo di ritrovarci tra le più belle in assoluto nel 2008.