The Walking Dead 4x15 "Us": la recensione
Penultima puntata stagionale per The Walking Dead: ecco la recensione
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Partendo dai meno importanti, ecco Rick, Carl e Michonne sulle rotaie. La scena è sostanzialmente inutile, dura poco e non porta a nulla di concreto al di fuori di uno scambio di merendine. L'unico scopo è quello di rimarcare ancora una volta la metamorfosi della donna del gruppo. Attraverso Carl Michonne è infatti rientrata in contatto con un passato di violenza e perdita mai completamente elaborato: quello della sua famiglia scomparsa. L'animo più dolce e materno di questa figura è infine uscito fuori e ormai è parte di lei. L'elaborazione di psicologie complesse non è esattamente il punto forte dello show, e anche in questo caso il rapido processo è stato portato avanti in modo forse troppo caricato e spesso grossolano, ma tutto sommato è una bella evoluzione, che in prospettiva arricchisce uno dei personaggi migliori della serie.
Il filone migliore dell'episodio è quello relativo a Glenn e gli altri. Eugene is the man. Con quel mullet improponibile e quello sguardo da mucca che vede passare il treno pensavamo che la scrittura avesse toppato clamorosamente. E invece no, la cosa è voluta. Ci divertiremo a prendere in giro questo personaggio, il suo egocentrismo, le sue uscite insensate, ma almeno ce ne ricorderemo. Eugene è passato nel giro di un episodio da Jar Jar Binks della serie a simpatico cialtrone dal cuore d'oro, e ne siamo felici. Gli vogliamo bene, anche se si rifiuta di dire a chiunque il segreto dietro l'epidemia (con il rischio che se morisse ci si troverebbe punto e a capo). Alanna Masterson non sarà la migliore attrice del mondo, ma le motivazioni della sua Tara sono davvero tangibili e interessanti. Un personaggio che si sente in colpa, che ha realizzato troppo tardi l'errore che stava commettendo, che si scopre solo al mondo e che ormai senza ragione di vita tende a offrirsi in sacrificio per espiare le proprie colpe. La scena nel tunnel è ben realizzata, ha un'atmosfera che contrasta gli zombie nel bosco o nelle case che da sempre siamo abituati a vedere, e si conclude con una soluzione d'impatto, per quanto un po' forzata (non ci voleva un giorno per aggirare il tunnel?).