The Walking Dead 4x14 "The Grove": la recensione
The Grove è il miglior episodio di The Walking Dead dopo molto tempo
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La cold open di The Grove è eccezionale: riesce a coniugare semplicità e creatività, ambiente e suoni, a innestarsi nella trama dell'episodio da un punto di vista particolare e curioso, riesce perfino ad inquietare sfruttando una prospettiva distaccata, in una serie in cui tutto è immediato e ravvicinato e la paura latita. Solo trenta secondi, ma praticamente perfetti, e il consueto modo in cui le prime martellanti note della opening emergono prepotentemente nella scena non possono che aumentare l'effetto. È una piccola cosa in confronto al resto dell'episodio, ma anche di piccoli lampi è fatta la vita. Lampi di genio come in questo caso, o di follia, come quelli di cui è tempestata la seconda parte dell'episodio.
Ma la morte, soprattutto la morte di un bambino, rappresenta pur sempre un limite difficile da accettare, anche nella finzione narrativa di uno show, ed ecco quindi che la doppia uccisione nel finale d'episodio non può far altro che colpire. Si potrebbe obiettare che, dopo le avvisaglie sullo stato mentale di Lizzie e dopo i pericoli affrontati di recente, i due adulti avrebbero dovuto evitare di lasciare le bambine da sole con se stesse, si potrebbe affermare che la degenerazione di Lizzie esploda troppo repentinamente, in maniera meccanica e artificiosa, solo come preparazione per lo shock finale, e si potrebbe argomentare fino all'infinito sulla decisione drastica di Carol. Ma l'effetto straniante nel vedere Judith inconsapevole e innocente su un prato mentre intorno si consuma la tragedia rimane, così come le considerazioni circa la necessità di rinnovare e adeguare la morale ad un contesto mutato. Il processo di adattamento sarà drastico, ma inevitabile.
Melissa McBride non soltanto è la migliore attrice del cast, ma ha anche il personaggio più interessante, complesso e dal percorso migliore. Funzionano anche i suggerimenti visivi (il fumo, gli zombie bruciati) sulla vicinanza di Beth e Daryl, mentre è completamente da bocciare Chad L. Coleman. Di cinque che erano giunti alla casa nel bosco, solo tre se ne allontanano (Judith è ancora viva, sembra assurdo doverlo precisare, ma qualcuno oltreoceano nutriva più di un dubbio in proposito). I nostri personaggi hanno un po' di speranza in meno per il futuro, noi ne abbiamo un po' di più.