Volare, la recensione
La nostra recensione di Volare, l'esordio alla regia di Margherita Buy presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023
La nostra recensione di Volare, l'esordio alla regia di Margherita Buy presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023
L'opera ha come protagonista Annabì, attrice di successo che da sempre ha paura di volare, tale da bloccarla ogni volta che cerca di salire su un'aereo. La rinuncia a un importante ingaggio all'estero e la decisione della figlia di andare a studiare in California la spingeranno a fare qualcosa in merito. L'aviofobia dunque come occasione perfetta per raccontare un personaggio che fatica a farsi accettare dagli altri, che non capiscono il perché dei suoi tentennamenti, ma che è allo stesso tempo molto egocentrico e autocentrato.
Peccato che poi il film si incarti nella seconda parte, quando sembra diventare uno spot di Ita Airways. Anna infatti comincia a frequentare n corso per superare la propria fobia organizzato dalla compagnia aerea, dove incontra molti altri come lei. La storia dunque propone una notevole galleria di personaggi, ciascuno con il proprio background, ma, dando ampio spazio ad ognuno di loro, sembra allungare il brodo e non avere più molto da raccontare. Evidente inoltre l'intento educativo ("bisogna vincere le proprie paure"), evidenziato anche dal tratteggio semplicistico e bonario delle figure della psicologa e del pilota che li aiutano durante queste lezioni. Le vicende si avviano così verso la conclusione più prevedibile, con una certa meccanicità nello sviluppo.
D'altro canto, Volare si fa comunque apprezzare anche per alcune situazioni comiche e per alcuni personaggi di contorno riusciti (come Elena Sofia Ricci nei panni di se stessa), per come non cerchi affatto di strafare, consapevole della sua esile dimensione narrativa. Non si vola molto alto ma né si ci schianta clamorosamente, se ci scusate il facile gioco di parole.