Viva Valentina!, la recensione

Il volume Viva Valentina! incarna il desiderio di rinascita ed eternità editoriale del personaggio creato da Guido Crepax

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Le icone della Nona Arte, quelle che si sono conquistate per sempre l'immaginario collettivo, appartengono a chiunque, e crediamo fermamente debbano sopravvivere ai propri ideatori. L'imperativo si fa più arduo da rispettare quando si parla di Guido Crepax e della sua eroina desnuda, per quel rapporto così intimo, subliminale con il suo artefice. Viva Valentina!, disponibile in due pubblicazioni di Edizioni BD e Feltrinelli, con copertine rispettivamente di Gilles Vranckx e Corrado Roi, incarna questa esortazione alla rinascita.

Sarebbe una colpa imperdonabile rinchiuderla tra le mura di un passato, anche se glorioso: consegnare alle antologie e agli archivi, lei, moderna, contemporanea per definizione, personificazione della sfida a superare barriere di ogni tipo. La speranza è che "...Valentina torni. Che possa di nuovo vivere, dire la sua, fare l'amore. Sognare, soprattutto. E far sognare noi." Questo riporta nei Titoli di coda Micol Beltramini, curatrice del prezioso volume in oggetto - di cui ha inoltre sceneggiato ben tre episodi inediti su cinque - un frammento di questa speranza, un desiderio divenuto realtà.

L'albo è una sorta di compromesso tra saggio e narrativa a fumetti. A eccezione dell'introduzione di Antonio Crepax e dei contributi di Corrado Farina e Maurizio Nichetti, raccoglie le testimonianze di amici ed estimatori provenienti da ogni ambito della cultura, già apparse sul catalogo realizzato da Caterina Crepax e Massimo Gallerani per la Triennale di Milano nel 2008. Ricordiamo, tra i tanti, le firme di Umberto Eco, Hugo Pratt, Oreste Del Buono, Natalia Aspesi, Vincenzo Mollica e Sergio Bonelli.

Ci sono le istantanee di famiglie di Guido, dei figli Caterina, Giacomo e Antonio, della moglie Luisa. Ci sono ricordi fotografici, scritti e tavole originali. L'intera opera è organizzata e suddivisa per decenni, dagli anni '60 ai '90, scanditi dalle nuove storie di quella che doveva essere soltanto una figura di contorno, la fidanzata di Neutron, un fumetto fantascientifico incentrato su un critico d’arte americano dai poteri sovrannaturali; apparve nel 1965 sulle pagine Linus nel racconto La curva di Lesmo.

Se sono matto apre il cartonato e porta la firma come autore completo di Maurizio Rosenzweig. In un'ambientazione temporale imprecisa, Philip Rembrandt, alias Neutron, non riesce a sfuggire al ricordo della sua amata, al loro primo incontro; è un piacere e un supplizio che tormenta l'uomo, ma diventa lo slancio per far rivivere a tutti l'emozione irripetibile da lui provata. È l'essenza di questo tomo. Lo stile spigoloso dell'artista meneghino, che sembra aver tratteggiato di getto le sue tavole, si ispira alle tonalità di bianco e nero tipiche di Crepax, ma rispetto a questi esprime un'interpretazione personale della dimensione surreale, immaginifica della memoria.

Valentina vuole è invece il dialogo diretto della protagonista con il suo creatore. È un espediente narrativo di sicuro effetto, impostato da Micol Beltramini con spirito leggero, giocoso, sulla ricerca di possibili amanti alternativi, alquanto diversi tra loro. A imprimervi un indubbio spessore è la qualità delle vignette di Corrado Roi, che ci propone la sua versione di Valentina ovviamente, ma con la stessa esplosiva sensualità dell'originale.

Adriano De Vincentiis ci offre l'unica prova a colori, curando ogni aspetto grafico e testuale di Valentina Astrale. L'esperienza e il successo soprattutto sul mercato francese sono suffragati da questa successione di fotogrammi pittorici, che dimostrano una straordinaria conoscenza del corpo femminile, rapportabile più alla sensibilità di Milo Manara che a quella di Crepax. La Valentina del talento abruzzese ha un'eleganza d'oltralpe, sottolineata da occhi profondi e un minuscolo naso all'insù. L'intimità della ragazza dall'inconfondibile caschetto nero, si trasforma in erotismo e il suo viaggio fantastico in una raffinata e provocante avventura lesbo.

Tuono Pettinato coadiuvato da Diego Zucchi, raffredda i bollenti spiriti scatenati dai precedenti lavori con Valentina legge. Eppure si parla di un libro divenuto quasi un cult del genere: Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James. Come era solita fare su Linus un ventennio fa, Valentina si tuffa nella lettura e nella recensione del romanzo, ma attraverso l'ironia del talento pisano.

Arricchiscono la serie di attestazioni di affetto e riconoscenza al maestro milanese Alessandro Scacchia, Sergio Toppi, Davide Toffolo, Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago e Io sono vera, l'ultimo delizioso pensiero della Beltramini e Lola Airaghi alla muse ispiratrici di Crepax: la donna della sua vita Luisa e l'omonima attrice del cinema muto Louise Borooks. Il risultato è semplicemente emozionante.

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