Vinyl, la prima stagione in Blu-ray: la recensione

La nostra recensione del Blu-ray della prima stagione di Vinyl, la serie della HBO creata da Martin Scorsese e Mick Jagger

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TV

A cura di Fabio Segretario

Dati Tecnici

Video: AVC, 1080/24p (23,976), 1.78:1
Audio:
2.0 Stereo DTS: Spagnolo Portoghese Ceco
5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco
5.1 DTS HD Master Audio: Inglese
Sottotitoli: Italiano NU Inglese NU Francese Spagnolo Tedesco Portoghese
4 dischi 50gb
Region free
Amaray
Prodotto da HBO, distribuito da Warner Home Video.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, ES, FR, DE, UK.

Serie

New York, 1973. Richie Finestra è un discografico, fondatore dell'etichetta American Century Records. Per anni ha avuto successo mettendo sotto contratto grandi artisti della musica. Ma negli ultimi anni non è riuscito più a rendere ed è costretto a vendere la sua società alla tedesca Polygram per non finire in bancarotta. A seguito di un grave episodio, che culmina con l'uccisione per legittima difesa di Frank "Buck" Rogers, patron di una serie di radio, Finestra ripiomba nell'abuso di alcool e droghe e ad una acuta depressione per la paura di essere accusato dell'omicidio. Mentre è sul punto di crollare e pronto a costituirsi, Richie si imbatte in un concerto clandestino tenuto dentro ad un palazzo. L'ascolto di quella band fa rinascere in lui l'amore per la musica e l'energia che aveva ai vecchi tempi, convincendolo a rimettersi in pista per scoprire nuovi talenti nell'anno di rottura che avrebbe segnato l'inizio di una nuova era per la musica.
Torna la premiata ditta che stava dietro al capolavoro televisivo Boardwalk Empire: Terence Winter e Martin Scorsese lasciano il mondo della malavita degli anni venti per gettarsi, insieme a Mick Jagger e Rich Cohen, nel mondo della musica nella serie Vinyl, da loro scritta e prodotta. Attraverso le disavventure di Richie Finestra (talvolta anche di carattere tragicomico) la serie narra l'inizio della trasformazione della musica e la nascita di nuovi generi fino ad allora sconosciuti, sintomi di un mondo che sta cambiando. E' proprio Richie Finestra (uno straordinario Bobby Cannavale, che da un'ulteriore conferma del suo enorme talento dopo la prova nella terza stagione di Boardwalk Empire nel ruolo del sadico Gyp Rosetti) il primo a capire la direzione che sta prendendo la musica, a capire il cambiamento che la gente chiede. Egli stesso infatti era anestetizzato, non provava più quell'emozione di un tempo e la sua stessa etichetta ne aveva risentito, incapace di vendere cose già sentite. Il crollo del palazzo dove Richie stava ascoltando per caso quel gruppo è la metafora perfetta della rottura degli schemi, della rinascita della passione di Richie per la musica e quella di nuovi generi mai sentiti. Generi, tra cui il punk, che Richie vede nel gruppo Nasty Bits, guidati da Kip Stevens, che con la loro ruvidezza, rabbia ed esistenzialismo, li vede perfetti portavoce del nuovo percorso creativo della sua etichetta. Ma anche la disco music, di cui lo sfortunato impiegato Clark Morelle (Jack Quaid) è l'unico che riesce a coglierne le potenzialità, quando i suoi capi non ne vedevano il mercato. Ma non c'è solo la musica in Vinyl, le vicende di Richie abbracciano tutte le sfere: il suo continuo abuso di cocaina incrina permanentemente il suo rapporto con la moglie Devon (Olivia Wilde), proveniente dalla factory di Andy Warhol, che verrà travolta dalle sregolatezze di Richie sentendosi giustificata a tornare alla sua vecchia vita, spesso dimenticandosi il suo ruolo di madre di due figli. Per i continui problemi finanziari della sua compagnia, spesso provocati dalla sua tossicodipendenza, Richie sarà costretto a intraprendere rapporti con il mafioso Corrado Galasso, mettendo in pericolo la sua vita e la sua stessa azienda, specie dopo che l'FBI lo costringerà a fare da informatore per evitargli l'accusa dell'omicidio di Buck Rogers. I problemi di Richie travolgono anche il suo più caro amico e socio Zak Yankovich (Ray Romano), che si ritrova sempre a pagare per le scelte precipitose del suo partner e a cui spesso non viene riconosciuto il contributo all'etichetta. Come è lecito aspettarsi da Winter e Scorsese, Vinyl vanta una ricostruzione storica impeccabile, non solo per i costumi e le scenografie, ma anche per la ricreazione delle strade sporche newyorkesi, piene di criminalità in quel periodo e per una fotografia che ti cala perfettamente in quegli anni. Oltre a questo, la narrazione vede spesso l'intermezzo di videoclip, che rendono la musica sempre protagonista e riflettono bene lo stato d'animo di Richie. Memorabile l'omaggio a David Bowie in un episodio a lui dedicato. E non si può non citare l'episodio che vede Elvis protagonista, anche per l'impressionante interpretazione di Shawn Wayne Klush nel ruolo di un Elvis a fine carriera (e vita...), ormai ombra di se stesso, devastato dai farmaci, anche questa metafora perfetta della fine dell'epoca d'oro del Rock anni cinquanta. Vinyl è un viaggio alla scoperta della nascita della musica moderna, di generi che oggi diamo per scontati, di un epoca di trasformazioni in una storia appassionante e dai protagonisti indimenticabili.

Video

Arriva anche in Italia l'edizione Home Video della serie Vinyl in alta definizione Blu-ray, edito da HBO su distribuzione Warner Home Video. L'edizione si presenta in confezione amaray, senza slipcase, contenente quattro dischi sui quali sono presenti tutti e dieci gli episodi della stagione, insieme ai contenuti speciali. Nonostante la presenza di un caricamento java, non è possibile accedere a qualsiasi contenuto da tutti i dischi e vengono a mancare anche i riepiloghi di ogni episodi, mentre vengono confermate le anteprime.
Nonostante la serie sia girata interamente in digitale Arri Alexa e Sony CineAlta F55, la fotografia ricalca volutamente le pellicole 35 mm degli anni settanta ad alta sensibilità, con grana fitta e spessa che conferisce un look retrò e cala perfettamente nell'epoca in cui è ambientata la serie. Per le caratteristiche appena citate, la definizione degli elementi ne risulta quindi molto sporca, impastata e meno precisa, specie nei segmenti più scuri. Ciò non deve trarre in inganno, perché se è vero che è volutamente grezzo e sgranato per replicare un determinato stile di una volta, il quadro è in realtà estremamente ricco: la texturizzazione è eccellente, gli incarnati sono scolpiti e realistici nei primi piani, così come le scenografie e i costumi, di cui si ne possono apprezzare i pattern. Non vi sono cali significativi nei campi lunghi, dove gli elementi restano sempre definiti, ma inevitabilmente tendono a fondersi nei fondali a causa della rumorosità del quadro. Anche nei colori si tenta di replicare le pellicole degli anni settanta, prediligendo colori caldi, ma desaturati, pur non intaccandone la brillantezza, mentre abbondano gli azzurri e i verdi nelle scene più scure. Gli uffici dell'etichetta sembrano gli ambienti con maggiore luminosità, anche grazie all'imperante uso del colore marrone e arancio delle scenografie. La tridimensionalità è di buon livello, ma niente che faccia gridare al miracolo, sia perché il contrasto è su medi livelli, sia per una patina grigiastra che caratterizza tutto il quadro limitandolo in tal senso. In ultima analisi, l'encoding in AVC di medio-alto livello garantisce una certa trasparenza sulla compressione video, ma è indubbio che, analizzando fotogramma per fotogramma, manca di precisione e non riproduce correttamente i dettagli più fini, come la grana.

Audio

Il set audio prevede per il doppiaggio italiano un mix a 5.1 canali ed encodato in DTS a 768 kbps, mentre l'originale inglese, come sempre, viene favorito dalla codifica lossless DTS HD Master Audio.
Essendo la musica la colonna portante di Vinyl, come minimo ci si aspetterebbe una particolare attenzione in questo senso. E infatti le aspettative non vengono deluse, perché ogni brano, che sia un intermezzo videoclip che separa una scena da un'altra o che faccia da colonna sonora, è perfettamente riprodotto, con alti e bassi intensi e mai distorti e un'alta gamma dinamica. Non di meno anche il resto del comparto, i dialoghi sono corposi, mai saturi nelle medie frequenze e perfettamente integrati nelle scene. Ben sfruttati tutti e cinque i canali, con una buona direzionalità e separazione degli stessi. Un apparato audio che va ben a braccetto con l'ottimo video.

Extra

Come è noto, le serie di HBO non sono mai accompagnate da molti contenuti speciali e Vinyl non fa alcuna eccezione. L'unico documentario presente è un breve dietro le quinte, comunque abbastanza esaudiente per raccontare la genesi dello show e la sua lavorazione. Seguono poi dei brevi approfondimenti alla maggior parte degli episodi spiegati da Terence Winter. Infine la presenza di alcuni commenti audio che però, come al solito, mancano di sottotitoli rendendo la fruizione solo per pochi.

Disco 1

Inside the episodes

  • Episode 1 “Pilot”

  • Episode 2 “Yesterday once more”

  • Audio Commentary (non sottotitolato)

  • Episode 2 “Yesterday once more” audio commentary with Bobby Cannavale (Richie), Olivia Wilde (Devon), Ray Romano (Zak), Allen Coulter (executive producer, director) and Terence Winter (creator, executive producer, writer)

Disco 2

Inside the episodes

  • Episode 4 “The Racket”

  • Episode 5 “He in racist fire”

  • Audio Commentary (non sottotitolato)

  • Episode 3 “Whispered Secrets” audio commentary with Max Casella (Julie), Juno Temple (Jamie), Jack Quaid (Clark), Mark Romanek (director) and Terence Winter (creator, executive producer, writer)

Disco 3

Inside the episodes

  • Episode 6 “Cyclone”

  • Episode 7 “The King and I”

  • Episode 8 “E.A.B.”

  • Audio Commentary (non sottotitolato)

  • Episode 8 “E.A.B.” audio commentary with Bobby Cannavale (Richie), Olivia Wilde (Devon), Randall Poster (music supervisor), Meghan Currier (music supervisor), and Terence Winter (creator, executive producer, writer)

Disco 4

Inside the episodes

  • Episode 9 “Rock and Roll Queen”

  • Episode 10 “Alibi”

  • Making Vinyl – Recreating the 70s

Conclusioni

Benché gli ascolti non l'abbiano premiata, eliminando la precedentemente annunciata seconda stagione, Vinyl resta uno show tutto da scoprire e dall'alta qualità tecnico-artistica, come Terence Winter ci ha abituati con il precedente Boardwalk Empire. Le disavventure di Richie Finestra ci faranno scoprire la nascita della musica moderna negli anni del cambiamento. L'edizione HD di HBO fa il lavoro che ci si aspetta, riproducendo la caratteristica fotografia della serie e la sua sontuosa colonna sonora, ma tirchia nei contenuti extra. Consigliato non solo ai fan della musica, ma anche del grande cinema.

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