Vinyl 1x09 "Rock and Roll Queen": la recensione
La serie della HBO si avvicina al finale di stagione: la recensione del nono episodio di Vinyl
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Non sarà Richie a rivelare a Zak la verità su quanto accaduto a Las Vegas, ma il modo in cui rimane impassibile a prendersi dei sonori e meritati pugni per quanto ha combinato, dice molto sul suo senso di colpa, sulla sua voglia di abbassare finalmente le difese e non giocare più al rialzo. Di lì all'incontro, il secondo della puntata, con Devon il passo è breve. E lo è anche la confessione sull'omicidio di Rogers. Richie si toglie più di un peso dallo stomaco, e al tempo stesso lo fa la serie. Il protagonista di una serie, lo sappiamo da mille esempi, non deve essere giusto o buono per piacerci, ma dobbiamo poter provare empatia per lui, e per fare questo dobbiamo comprenderne le ragioni, per quanto sbagliate possano essere. Ora, che sotto la scorza da urlatore ci fosse un personaggio ferito e pieno di sensi di colpa si poteva intuire, ma la serie non ce lo aveva mostrato.
Per il resto i personaggi secondari rimangono sfocati. Devon torna a incrociare la sua strada con quella di Richie. Non possiamo fare a meno di pensare che in un'altra serie la decisione della donna di abbandonare il marito sarebbe stata trattata come ideale storyline per una stagione seguente, mentre Vinyl ha deciso di ricorrere da subito a questa svolta. Qusto non ci ha dato tempo a sufficienza per entrare in contatto con il personaggio di Olivia Wilde, e i suoi momenti privati non ci hanno mai convinto fino in fondo. Fa quasi tenerezza intanto Julie che ammette di non essere più così infallibile nello scoprire i talenti, mentre Jamie, sbattuta fuori di casa, è protagonista di una scena di sesso che, per come ci viene presentata, ne vuole mettere in risalto il desiderio d'indipendenza e la sua voglia di imporsi nonostante tutto.