Viktoria, la recensione
Abbiamo recensito per voi Viktoria, graphic novel di Gaia Cardinali edita da Tunué
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Viktoria è anche il titolo della graphic novel d’esordio di Gaia Cardinali - autrice anconetana classe '92 - pubblicata da Tunué nella collana di brossurati dagli angoli arrotondati, Tipitondi.
Lo spirito ribelle che la porta a preferire le lunghe passeggiate all’aria aperta alle noiose lezioni del suo maestro, unito a una fervida immaginazione, la fa apparire ancor più diversa di quanto già non facciano i suoi capelli rossi (nel Medioevo il rutilismo rimandava alla stregoneria); questa caratteristica contribuisce a minare la reputazione di Viktoria esponendola a giudizi poco lusinghieri: voci sgradite al dottor Vogel, che non intende vedere il suo nome infangato.
Come ogni fiaba che si rispetti, Viktoria sottende una morale legata all'attualità. A temi già esposti come l’emancipazione femminile, la ribellione giovanile e l’ottusa rigidità dei sistemi educativi si aggiungono quelli della diversità e dell’amicizia. L’incontro con una delle creature che animano la foresta, Anya, aprirà gli occhi di Viktoria su un mondo inedito che inizierà ad amare libera da preconcetti. Nasce così un rapporto di conoscenza e scambio reciproco che permetterà a Viktoria di intraprendere un percorso di maturazione che, ovviamente, incontrerà la categorica opposizione del padre.
La magia e la riuscita di questa fiaba contemporanea sono soprattutto merito delle tavole realizzate dall'autrice, caratterizzate da uno stile riconoscibile e dai connotati cartoony; una sintesi che ben si addice al genere affrontato e che asseconda il dinamismo della narrazione. La Cardinali, con uno storytelling maturo, riesce a rendere le tante sfumature emotive che accompagnano la protagonista lungo la strada. La passionalità di Viktoria è accentuata dall’utilizzo di tinte calde, sulle quali di tanto in tanto si stagliano colori freddi a caratterizzare i segmenti sognanti della vicenda.
Non possiamo che applaudire l'avvento di Viktoria, opera prima di una giovane e talentuosa autrice da non perdere di vista.