Vikings 6x07 "The Ice Maiden": la recensione
Vikings dedica l'intero episodio all'addio ad un personaggio, e lo fa con alcuni inserti sovrannaturali nella storia: recensione 6x07
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Nella sua storia, Vikings ha sempre corteggiato l'elemento sovrannaturale. Le sfumature fantastiche o mitiche che accompagnano i momenti decisivi della narrazione, forse per dare più enfasi, forse per trasportare tutto su un piano alternativo. Serie storica, ma non troppo, nella quale come i personaggi dell'Iliade sono accarezzati dalla grandezza e condannati da una morte violenta che dovrà arrivare. E che quando arriva spesso è preannunciata da una profezia funesta, come è accaduto a Lagertha. Viene ribadita quella profezia nel settimo episodio della sesta e ultima stagione dello show, intitolato The Ice Maiden.
Si tratta di una lunga celebrazione della vita e della morte, che mette in secondo piano l'elaborazione del lutto per esaltare quel che Lagertha ha compiuto in vita. Ci sono pochissimi dialoghi aperti tra personaggi a proposito della morte del personaggio, e tutto è lasciato a esperienze più intime. C'è ad esempio la visione di morte di Bjorn, che già immagina e sa quel che è accaduto ancora prima di arrivare. L'elaborazione non è mai in chiave futura, a parte la promessa da parte di Bjorn di rintracciare l'assassino di sua madre, che noi sappiamo essere Hvitserk. Piuttosto, si rivolge al passato.