Vikings 5x06 "Full Moon": la recensione
La recensione del sesto episodio della quinta stagione di Vikings, intitolato Full Moon
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Le parti in causa ad ogni modo sono ben chiare, e c'è poco spazio per defezioni o ripensamenti dell'ultimo minuto. Da un lato Ivar, Harald, Hvitserk e un Heahmund in vena di vaneggiamenti filosofici. Da questo lato della barricata, quello più a vocazione offensiva, si consuma per un tempo indeterminato una lunga partita a scacchi, più simbolica che altro, tra il cristiano e il vichingo. Si parla di determinismo, libero arbitrio, senso delle nostre scelte: il succo della questione è che il vescovo aiuterà Ivar nella sua strategia, e tanto ci basta anche perché molto altro non accadrà, se non la rivelazione sulla gravidanza di Astrid, della quale ci importa tanto quanto.
Dove l'episodio perde la nostra attenzione è nelle improvvise, e poco interessanti in verità, dinamiche “sentimentali”. Bjorn all'improvviso decide di voler sposare la figlia di un alleato, che da parte sua è di poche parole ma di gesti eloquenti. Torvi è dispiaciuta, ma in realtà nemmeno troppo, tant'è che Ubbe può accostarsi senza timore a lei. A proposito delle dinamiche di potere, la sottotrama di Floki continua a correre per conto suo dopo aver toccato marginalmente le altre, con il nostro ex fabbricante di navi impegnato a cercare un segno divino nel luogo scelto per la sua colonia utopistica e democratica. A quel punto è decisamente più interessante il viaggio di Alfred, figliastro di Aethelwulf, che giunge in monastero e, dopo un colloquio polemico con un frate, si chiude nella preghiera.