Vikings 5x03 "Homeland": la recensione
La recensione del terzo episodio della stagione di Vikings, intitolato Homeland
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E viene introdotto nel mezzo della battaglia furiosa – un po' confusionaria e forzata in alcuni momenti – il conflitto principale del momento, quello tra i due campioni dei rispettivi schieramenti. Forse la serie ragionerà più nel lungo periodo sulle affinità e sulle differenze tra Ivar e Heamund, allo stesso modo in cui era interessante fare lo stesso discorso tra Ragnar e Ecbert. Al tramonto di quelle figure guida questi sono i nuovi nomi che sanno trascinare i rispettivi popoli. Nel mezzo della battaglia quindi c'è tempo per più di uno sguardo tra i due, desiderio di distruggere l'avversario senza compromessi – come vedremo – e una certa presunzione nel pensare di essere superiori agli altri.
E poi c'è l'idea del viaggio, quella dei vichinghi esploratori e scopritori, che sentono il richiamo di nuove terre: rivediamo quindi Bjorn e Halfdan, ma per troppo poco tempo per poter trarre un'idea sul loro percorso stagionale. E poi c'è la parentesi meno entusiasmante, in Norvegia, che vede Harald cercare di portare dalla sua parte Astrid, ma senza fortuna. Tutte queste anime, tutti questi modi di essere, perfino i momenti sovrannaturali, fanno comunque capo ad una serie che riesce ad essere strutturata e coesa, e probabilmente mai così corale come oggi.