Vikings 4x19 "On the Eve": la recensione
Vikings si prepara al finale di questa lunghissima stagione con un episodio carico d'azione
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Un popolo in cui convivono tradizione e novità, istinti e freddi calcoli, in cui è ancora possibile spaccare il cranio con l'accetta ad un avversario in amore, e gestire in modo intelligente il campo di battaglia, giocando a far esasperare il nemico. Se la scorsa puntata metteva l'accento su una visione alta degli schieramenti e delle motivazioni in gioco, costruendo un legame quasi spirituale con ciò che muoveva gli eserciti e i loro condottieri, qui i riferimenti agli dei sono ridotti al lumicino. Sarà Ivarr a citarli, affermando come il Dio dei Britanni fugga di fronte al loro pantheon. Per il resto l'episodio riscatta pienamente la mancanza di scontri della scorsa puntata, mostrandoci sia la battaglia tra Aethelwulf e Bjorn (e Ivarr), sia quella di Lagertha contro gli invasori di Kattegat.
Il fantasma di problemi futuri si manifesta all'orizzonte dall'interno, trovando in Harald o nella rivalità palese tra i fratelli il suo motivo. Quanto ai nemici stranieri, rimane ben poco che possa fermare l'avanzata di questo esercito della vendetta. In questa sconfitta che sembra ormai inevitabile si concretizza il continuo tentativo di umanizzazione di Ecbert e della sua famiglia, o la costruzione del personaggio di Aethelwulf che ben poco avrebbe potuto fare contro gli invasori. Relegata a sottotrama secondaria, anche divertente per quanto è esagerato il momento, la vicenda di Harald e suo fratello.