Vikings 2x08, "Boneless": la recensione
Nell'ultimo episodio di Vikings Ragnar deve affrontare una terribile scelta
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Corre per tutto l'episodio il dilemma umano – non morale, non per i Vichinghi – di Ragnar e consorte. L'ultimo bambino partorito da Aslaug è deforme, non potrà camminare, non potrà occupare con la forza quel posto che gli spetterebbe nella brutale società dei Vichinghi. E quindi ci si chiede se ucciderlo non sarebbe un atto dovuto, quasi una grazia, di fronte alla vita miserabile che lo attende. Anche in questo caso, la questione nasce e si risolve nell'arco dell'episodio. Ivar il Senza Ossa (personaggio realmente esistito), da cui anche il titolo dell'episodio, verrà infine prevedibilmente accettato, più per la determinazione della madre, dato che Ragnar, sebbene sofferente, è pronto al sacrificio. È comunque una bella parentesi, che serve sopratutto a riscattare il personaggio di Alyssa Sutherland, finora antipatico e sfuggente.
Svetta come al solito Lagertha (Katheryn Winnick). Scopriamo qualcosa di più – più che altro conferme – sulla determinazione che caratterizza il suo personaggio, ma anche sui retroscena che l'hanno portata a diventare uno jarl. Tra il rapporto malsano instauratosi tra Rollo e Siggy e il presunto tradimento di Floki, sempre più vicino a Horik, è a lei che Ragnar si rivolge soprattutto per portare a termine la missione nelle terre lontane.