Vikings 2x07 "Blood Eagle": la recensione
Settimo episodio per Vikings: entriamo nell'ultima fase della stagione
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
L'attacco di Jarl Borg e la minaccia al potere di Ragnar si sono concluse in un bagno di sangue e con la sconfitta del ribelle che aveva minacciato la patria e la famiglia del protagonista. L'uomo giace in catene, sorretto solo dal poco cibo che Bjorn gli reca e dalle speranze di salvezza riposte nelle parole di Re Horik. La minaccia di Re Ecbert nel Wessex incombe su tutti i clan, e una tregua, per quanto scomoda e sgradita, sarebbe da considerare, anche alla luce della forte alleanza stretta dal nemico e suggellata tramite un matrimonio combinato. Ma Ragnar non la pensa allo stesso modo. È un guerriero, uno stratega, a suo modo anche una persona lungimirante e intelligente, ma sicuramente non dal cuore gentile né dal perdono facile. Le fioche speranze di salvezza di Jarl Borg si spengono definitivamente in seguito all'offerta di allenza giunta da parte di un certo Jarl Ingstad. A quel punto anche Horik vacilla. La vita di Borg non ha più alcun valore e, in una scena di forte impatto visivo, verrà ucciso con il brutale rito dell'aquila di sangue.
Intanto, mentre l'anima spezzata di Athelstan sempre più si allontana dal pagano che era diventato, e la fedeltà di Floki (molto interessante la ricostruzione del matrimonio vichingo) vacilla, il tradimento di Siggy viene scoperto da Rollo, anche se per il momento non è chiaro come questo potrà influire sulla trama generale. Rimane il solito episodio affascinante, scorrevole, ben scritto, e stavolta – più di altre – davvero ben diretto e curato, con una scena finale che inevitabilmente svetta su tutto il resto.