Vi presento gli Skrull, la recensione

Vi presento gli Skrull è un fumetto Marvel anomalo che conquista con il suo ritmo serrato e il mix di sci-fi, teen drama e atmosfere spionistiche

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Meet The Skrulls #1, anteprima 01

Visti da fuori, i Warner sono la classica famiglia americana di ceto medio: Carl, il padre, ha un rispettabilissimo lavoro presso le Stark Industries; Gloria, la madre, è impiegata nell’ufficio di una deputata; le figlie Madison, Alice e Ivy sono iscritte alla scuola superiore di Stamford. Una famiglia come tante... all'apparenza, dato che è protagonista di un fumetto Marvel scritto da Robbie Thompson, disegnato da Nico Henrichon e intitolato Vi presento gli Skrull: dietro a quell’immagine sobria a rassicurante si nasconde infatti una cellula di alieni verdi, con le orecchie a punta e il mento rugoso che sta portando avanti il progetto di infiltrarsi in punti strategici e preparare il terreno per la prossima invasione.

Le premesse della storia ci riportano al 2008, quando è andato in scena l’ultimo tentativo degli Skrull di conquistare il nostro pianeta, come ben sanno i lettori del megaevento Secret Invasion. Dopo le prime pagine, però, ci si trova di fronte a un progetto molto più intimo e sfaccettato che mescola la tradizione sci-fi della Casa delle Idee, atmosfere da teen drama e situazioni dense di thrilling, dando vita a una lettura capace di intrattenere magnificamente dalla prima all’ultima pagina.

Il racconto di Thompson si sviluppa lungo due binari paralleli: da un lato assistiamo al certosino lavoro di spionaggio dei Warner, astuti nel cercare di raccogliere il maggior numero di informazione possibile e distruggere dall’interno le difese terrestri; dall’altro ci facciamo coinvolgere dai problemi della vita quotidiana delle figlie, alle prese con le prime cotte e con le gelosie delle compagne di classe.

"Mescola la tradizione sci-fi della Casa delle Idee, atmosfere da teen drama e situazioni dense di thrilling."Lo sceneggiatore statunitense riesce a intrecciare queste due anime in maniera così avvincente e brillante che difficilmente resterete indifferenti alla sorte di ciascuno di questi alieni, costretti a "emigrare" su un mondo del tutto nuovo per loro.

Se Carl e Gloria sono cresciuti immersi nella cultura Skrull e la difendono a oltranza, le figlie sono nate sulla Terra e stanno assimilando concetti decisamente distanti, fattore che crea un solco ancor più netto tra chi è fedele all’obiettivo originale ("La missione è questa famiglia", ripete Carl) e chi cerca soprattutto amore, conforto e aiuto. Intorno a questo nucleo di personaggi, a queste relazioni tanto complesse quanto realistiche, si articola una storia emozionante in cui intrighi e colpi di scena contribuiscono a rendere l'insieme ancora più elettrizzante.

La caratterizzazione solida dei componenti della famiglia rappresenta senz'altro uno dei punti di forza di Vi presento gli Skrull; un altro è il lavoro Henrichon, il cui tratto spigoloso è perfetto per rendere al meglio una vicenda così dura e toccante al tempo stesso. La griglia dell'artista canadese si scompone, viene stravolta a seconda della linea emotiva e dell'incalzare del ritmo, mentre le atmosfere spionistiche vengono rese con vignette cupe e algide, cariche di suggestioni.

Il bel lavoro di Thompson e Henrichon non è stato dimenticato dalla major statunitense: la famiglia Warner tornerà in occasione del prossimo megaevento, Empyre, all'esordio negli Stati Uniti il prossimo aprile. Un motivo in più per non farsi scappare questo cartonato edito di recente da Panini Marvel Italia.

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