Venom Collection: Maximum Carnage, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo e quarto volume della Venom Collection, contenenti Maximum Carnage

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Spider-Man Unlimited #1, anteprima 01

Il 1993 è stato un anno importantissimo per Venom: il simbionte alieno portato sulla Terra dall’Uomo Ragno e il giornalista Eddie Brock sono infatti divenuti protagonisti di mirabolanti avventure in solitaria ambientate a San Francisco, dopo le prime apparizioni sulle pagine di Amazing Spider-Man.

Nello stesso periodo in cui venivano pubblicate le miniserie Venom: Lethal Protector e Venom: Funeral Pyre - riproposte nel secondo volume della Venom Collection di Panini Comics - le testate ragnesche dell’epoca furono coinvolte in uno dei più cruenti crossover mai concepiti dalla Marvel: Maximum Carnage. Strutturato in quattordici capitoli, il progetto è stato concepito dal supervisore Danny Fingeroth e sviluppato poi dal direttore Tom DeFalco (Spider-Man Unlimited), David Michelinie (Amazing Spider-Man), J.M. DeMatteis (Spectacular Spider-Man) e Terry Kavanagh (Spider-ManWeb of Spider-Man) sulle rispettive serie.

Al centro della vicenda troviamo la progenie dannata di Venom, quel Carnage nato quando Brock e Cletus Kasady hanno condiviso la stessa cella carceraria. Dopo essere entrato in contatto con un residuo del simbionte, il serial killer si è trasformato in una macchina dispensatrice di caos e morte. Sconfitto e privato del suo rosso simbionte da Venom e Spider-Man, Cletus è tenuto in custodia presso l’istituto Ravencroft, dove però qualcosa va storto: gli esperimenti condotti sull’uomo non hanno sortito gli effetti sperati, risvegliando il mostro sopito in lui. Affiancato da tizi poco raccomandabili - Shriek, Demogoblin e Ragno-Doppelganger - Carnage intraprende la sua personale crociata per mettere in ginocchio New York.

Come da copione, tocca ancora al nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere sventare la minaccia; questa volta, però, ad affiancarlo non ci sono i soliti comprimari, bensì personaggi dalla dubbia moralità e villain contro i quali si è scontrato in passato. In un periodo segnato da una profonda crisi con la moglie Mary Jane, questa situazione crea un corto circuito in Spidey, costretto a convivere con compagni di squadra che spedirebbe volentieri in qualche istituto di massima sicurezza. Oltre alla quantità - spesso disturbante - di violenza, vedere l’Arrampicamuri accompagnarsi con Venom, la Gatta Nera, Cloak e Dagger fa specie, soprattutto considerando lo scontro ideologico generato dai differenti modus operandi di ognuno.

The Amazing Spider-Man #380, anteprima 01

Grazie a un'idea portante molto solida, Maximum Carnage si distacca dagli altri crossover per il coinvolgente sviluppo messo in atto dal team di ragno-autori, in grado di orchestrare una vicenda coesa in cui, tra epiche battaglie e ospiti illustri, spicca soprattutto il notevole lavoro di approfondimento psicologico di DeMatteis.

La storia è caratterizzata da un fragoroso crescendo in cui la violenza a profusione è funzionale a mettere in luce l'eroismo di un Tessiragnatele di fronte al male assoluto: l'ultimo baluardo di bontà circondato da tenebre e distruzione. Per quanto profonda sia la notte, insomma, il sole tornerà a splendere grazie a Peter Parker.

A dispetto di tanti altri grandi eventi supereroistici della medesima portata, in Maximum Carnage i nomi coinvolti producono un racconto convincente e appassionante, nonché perfettamente inserito nella tradizione ragnesca. Il coordinamento tra team creativi ha fatto sì che anche la componente artistica riuscisse a mantenere una discreta omogeneità in tutti i suoi capitoli: accanto a una certezza come Sal Buscema e a un allora lanciatissimo Mark Bagley, troviamo Ron Lim, Tom Lyle e Alex Saviuk, autori di prove positive, seppur non in grado di raggiungere gli stessi livelli dinamismo e di espressività.

The Spectacular Spider-Man #203, anteprima 01

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