Venezia 71 - 3 Coeurs, la recensione
I 3 Coeurs del titolo appartengono ad un uomo e due sorelle, un triangolo creato dal destino. Ma Jacquoit va più di fisico che di cuore e perde la partita
Per arrivare a questo obiettivo la trama è anche quella giusta: un uomo e una donna si conoscono per caso, nasce qualcosa di tenerissimo e dolce in un'unica lunga notte passata a passeggiare per strada fino all'alba, non hanno telefoni, non si scambiano nomi ma si danno un appuntamento che uno dei due non potrà rispettare per motivi superiori alla sua volontà. Nel cercare di ritrovarla lui vagherà per la città di lei imbattendosi, innamorandosi e sposandosi infine con sua sorella, senza sapere che è lei. Fatevi da soli i conti della disperazione che si può scatenare a Natale.
Peccato. Perchè un inizio strambo, una colonna sonora peculiare e un ruolo fuori tempo (ma azzeccato) della madre delle due sorelle (Catherine Deneuve) potevano dare un sapore tutto suo alla storia per come si dipanava nei primi minuti, tra un accenno di Prima dell'alba e un ritorno di fiamma da Truffaut. Invece è solo un filmetto medio che aveva la partita in mano ma si è dimostrato incapace di chiuderla.