Velocity 2X vi renderà perfetti o pazzi – Recensione

L’action di FuturLab all’esordio su Nintendo Switch: la recensione di Velocity 2X

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Velocity 2X è un gioco monodimensionale, a senso unico, indirizzato ad target ben specifico e, anche per questo, piuttosto limitato, ridotto ai soli utenti attratti da un certo tipo di esperienze, produzioni che incentivano a sviluppare riflessi quasi sovrannaturali, ottenuti conseguendo decine e decine di tentativi falliti. La creatura di FuturLab non fa sconti, non è accondiscendente, non fa nulla per venire incontro al semplice curioso, neofita attratto da un art design intrigante, che deve sicuramente qualcosa a Metroid e a Guacamelee!.

Nonostante il titolo stesso suggerisca il concept su cui si basa il gioco, si potrebbe commettere l’errore di fraintendere Velocity 2X, di scambiarlo per un comune sparatutto bidimensionale, quando non per un platform all’acqua di rose. Sì, perché analizzando freddamente ed asetticamente il level design degli oltre cinquanta livelli messi a disposizione dagli sviluppatori, si potrebbe frettolosamente concludere di avere a che fare con un’esperienza caratterizzata dalla scarsa presenza di nemici da abbattere, nonché da ostacoli piuttosto semplici da superare una volta presa confidenza con le varie abilità di cui gode il Tenente Kai Tana e la sua avveniristica navicella spaziale.

[caption id="attachment_189605" align="aligncenter" width="1000"]Velocity 2X screenshot Tra un livello e l’altro, la (debole) trama che tiene uniti i vari stage verrà sviluppata da cut-scene realizzate con lo stesso art design dell’avventura vera e propria[/caption]

Tanto il soldato, quanto il suo mezzo, difatti, può teletrasportarsi da una parte all’altra della schermata, superando così barriere ed ostacoli di qualsiasi tipo. Inoltre, se appiedata la nostra può esibirsi in prolungatissime scivolate, ideali per intrufolarsi nei cunicoli, e abbattere muri a suon di cannonate, il Qwarp Jet può lanciare bombe in qualsiasi direzione, azione utile per attivare meccanismi o difendersi dagli assalti delle astronavi aliene a trecentosessanta gradi."Servono colpo d’occhio, intuizione, un’abilità con il pad sopra la media e pazienza"

Kai Tana e navicella, come se non bastasse, sono accumunate dalla possibilità di attivare il boost, feature che rappresenta il fulcro di Velocity 2X. La vera difficoltà del gioco, nonché la sua stessa anima, consiste nel superare ogni livello il più velocemente possibile, limitando i game over, che pesano sul punteggio finale, preoccupandosi al contempo di raccogliere i collezionabili sparsi nelle ambientazioni.

Servono colpo d’occhio, intuizione, un’abilità con il pad sopra la media e pazienza, oltre all’ovvia inclinazione ad un tipo di esperienza totalmente votato all’high score. Solo dopo innumerevoli tentativi si scoprono sentieri nascosti e, soprattutto, si imparano, quasi a memoria, le sequenze di comandi necessari per superare ogni difficoltà ed ostacolo senza mai fermarsi.

Come suggerito, a differenza del prequel, pubblicato diversi anni fa inizialmente su PlayStation 3 e PS Vita, quasi ogni stage alterna fasi a bordo del Qwarp Jet, ad altre in cui procederete appiedati all’interno di navi o strutture aliene. Nonostante le dimensioni di riferimento restino sempre due e il gameplay resti generalmente simile, i due ambiti del gioco differiscono lievemente tra loro nel ritmo, oltre che, come facilmente intuibile, nel genere di riferimento. Pilotando l’astronave ci si trova spesso e volentieri contrapposti a sciami di nemici che andranno eliminati, sempre il più velocemente possibile, sfruttando appieno l’arsenale a disposizione. Nei panni di Kai Tana, invece, il tutto è maggiormente incentrato sul raggiungimento di piattaforme e sull’esibirsi in salti millimetrici.

Se la splendida grafica, graziata da un frame rate granitico, e la strepitosa soundtrack sono ancora al loro posto, assolutamente immutate, questa edizione per Nintendo Switch si fregia della presenza di tutte le missioni extra rilasciate tramite DLC, tra le quali spiccano quelle in cui bisogna controllare contemporaneamente due avatar, stando ben attenti a recuperare i collezionabili del colore abbinato al personaggio di competenza, e i livelli generati casualmente che cambiano a cadenza quasi giornaliera, il cui unico scopo è ottenere l’high score più alto di tutta la rete.

[caption id="attachment_189606" align="aligncenter" width="1000"]Velocity 2X screenshot La bella Kai Tana possiede anche un cannone applicato direttamente al braccio. Diciamo che i richiami a Metroid si sprecano[/caption]

Non è un’aggiunta così impattante in termini quantitativi, beninteso, ma fa comunque piacere notare che gli sviluppatori si siano presi la briga di offrire all’utenza di Nintendo Switch la versione migliore possibile della loro creatura. Sulla console ibrida della Grande N, tra l’altro, la possibilità di proseguire la partita iniziata a casa anche alla fermata dell’autobus, rappresenta l’ormai classico ed irrinunciabile plus che, tra l’altro, si sposa alla perfezione con una serie nata, di fatto, in ambito portatile, su PSP.

Grazie ad un level design riuscitissimo, solo se analizzato con la giusta prospettiva beninteso, ad un art design squisito ed una colonna sonora quanto mai coinvolgente e orecchiabilissima, che farà la gioia dei tanti amanti della New Retro Wave, Velocity 2X è un gioco praticamente imperdibile per gli amanti della caccia all’high score. Al contrario, se non siete fan di questo tipo di esperienza o non avete e non volete sviluppare un’eccellente abilità con il pad, tentativo dopo tentativo, vi stancherete piuttosto in fretta dell’offerta di FuturLab.

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