Valor 1x01 "Pilot": la recensione

La nostra recensione dell’episodio pilota di Valor in onda su The CW

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Spoiler Alert
Dopo The Brave e SEAL Team, Valor - trasmesso ieri sera negli Stati Uniti da The CW - è il terzo show militare ad andare in onda quest'anno, un particolare che potrebbe costargli molto in termini di rating, se la serie non fosse trasmessa da un network il cui audience è decisamente più giovane di quello della ABC e della CBS e quindi non necessariamente in diretta concorrenza con gli altri show.
L'episodio pilota apre con una missione in Somalia in cui un'unità speciale chiamata Shadow Raiders è incaricata di recuperare un prigioniero la cui identità è sconosciuta a tutti, come da copione la missione non va come dovrebbe ed il maresciallo Nora Madani (Christina Ochoa) ed il capitano Leland Gallo (Matt Barr) sono gli unici a tornare a casa sani e salvi dopo che due dei loro compagni vengono catturati dall'ISIS una volta che l'elicottero pilotato da Nora è abbattuto.

Nonostante i due superstiti vengano trattati come eroi, viene subito palesato che Nora e Leland nascondono un segreto che, grazie ad alcuni flashback, verrà lentamente rivelato nel corso dell'episodio. L'intento di questa serie, nel suo complesso, è piuttosto chiaro: Valor ha come protagonista una donna in un mondo come quello militare prettamente maschile, in cui ha raggiunto una posizione invidiabile grazie al duro lavoro ed al suo senso del dovere, questa semplicità di intenti è tuttavia anche il suo vero problema, perché c'è molto poco di inaspettato in questa serie che, nonostante un tema ed un ambientazione fuori dalla norma per il network, resta comunque fedele al genere per cui è famoso.
La protagonista, infatti, finisce per essere esattamente il cliché che ci si aspetterebbe in uno show della CW, la caricatura di un personaggio forte e fragile, che affronta le conseguenze sia fisiche che psicologiche di una difficile missione, osteggiata dai suoi colleghi uomini e decisa a provare chi davvero sia, portando a casa, nel tentativo, anche i compagni lasciati indietro in Somalia.

La scrittura dell'episodio risulta nel complesso povera, trita di frasi fatte e stereotipi, che dovrebbero servire a sottolineare la rigidità della vita militare, ma in realtà contribuiscono semplicemente a mostrare questo prodotto per ciò che davvero è: una sopa opera in mimetica. Come in ogni soap che rispetti non può infatti mancare il triangolo sentimentale, costituito in questo caso dal fidanzato di Nora, il primo luogotenente Ian Porter (Charlie Barnett) ed ovviamente Gallo stesso che non disdegna di mostrare la propria attrazione per Nora che, pur ricambiando, resiste per senso del dovere. Alla già volatile situazione si aggiunge inoltre il personaggio di Thea (Melissa Roxburgh) un'investigatrice della CIA giunta alla base per indagare sulla missione."Nora Madani: Il dovere è la cura per la debolezza."

In quanto prodotto  serializzato, lo scopo di questo pilot dovrebbe essere quello di creare, per quanto sia possibile farlo in soli 45 minuti, una connessione emotiva tra il pubblico e protagonisti, un tentativo che tuttavia in questo caso non riesce al meglio agli autori. Dei protagonisti, al di là delle poche informazioni che ci vengono offerte sappiamo molto poco: Nora è un personaggio che crede profondamente nella sua missione e che deve affrontare i difficili risvolti psicologici della sua posizione, come accade sostanzialmente a tutti i protagonisti di drammi militari, Leland è il bello e dannato della situazione, sessualmente inibito e spigliato, ma efficiente una volta che si trova sul campo, mentre il resto dei personaggi si perde sostanzialmente in un unico indistinto dal quale nessuno spicca, né per doti recitative, né grazie alla storia che dovrebbe raccontare. Non fanno eccezione nemmeno le poche scene d'azione, che risultano piuttosto scadenti e non particolarmente avvincenti, tutto in questa serie in sostanza è mediocre e poco riuscito, soprattutto quando ci sono già due show che la precedono e che, quanto meno, cercano di dare un impronta personale e meno immatura di quella che può essere l'idea di vita militare.
Valor è in sostanza, come anticipavamo, esattamente quello che ci si può aspettare da una serie trasmessa da The CW, che saggiamente sceglie di salire sulla giostra della moda militare prediligendo un prodotto leggero, soap-operistico, velato di mistero e non troppo impegnato, avendo soprattutto molto chiaro in mente chi sia il suo pubblico il che, va sottolineato, non è una critica, ma una costatazione di fatto, ma è anche vero che in un mondo in cui l'offerta televisiva è ormai così vasta, bisogna anche saper distinguere tra un prodotto che ha un futuro e si regge su solide fondamenta e uno che zoppica fino in partenza.

La prima stagione di Valor va in onda ogni lunedì negli Stati Uniti su The CW.

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