Valkyria Chronicles 4 riporta la saga alle sue bellissime origini – Recensione

Classico e al tempo stesso ideale per i neofiti: la recensione di Valkyria Chronicles 4

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Complici un episodio inedito nel nostro continente ed un recente spin-off non proprio riuscitissimo, nonostante si tratti del quarto capitolo ufficiale in appena dieci anni di vita della saga, non siamo affatto stanchi di Valkyria Chronicles, brand di SEGA che lungo tutta la sua storia non ha conosciuto chissà quale evoluzione in termini di gameplay.

L’ultimo arrivato, all’esordio anche su console non targate Sony, da questo punto di vista non fa eccezione, riproponendo una formula assolutamente tradizionale, che non ha bisogno di spiegazioni per i veterani, ma tutt’ora in grado di affascinare, e divertire, grazie ad un ritmo tale da rendere l’esperienza digeribile anche a chi di solito si tiene a distanza di sicurezza dagli strategici a turni.

[caption id="attachment_189598" align="aligncenter" width="1000"]Valkyria Chronicles 4 screenshot Statistiche e parametri determinano le capacità motorie dei soldati, oltre che la loro mira, il danno che potranno infliggere e quanti colpi potranno subire prima di finire al tappeto[/caption]

Al comando della Unità E, capitanata dal risoluto Claude Wallace, che spesso comanderà i suoi a bordo di un tank corazzato, dovrete farvi strada tra le linee nemiche del tirannico Impero, prepotente egemonia che sta estendendo il suo dominio con la forza in tutta l’Europa di questo mondo alternativo il cui tempo storico sembra essersi fermato nei pressi della Seconda Guerra Mondiale. Valkyria Chronicles 4, in questo senso, riavvolge le lancette del tempo, riproponendo lo stesso setting del capostipite, rileggendo e rivisitando alcune delle tappe principali della battaglia che vede contrapporsi la Federazione alle dispotiche macchinazioni di un regno accecato dalla sete di potere."Contrariamente a molti giochi dello stesso genere, Valkyria Chronicles 4 mantiene sempre alto l’interesse del videogiocatore grazie ad un ritmo insospettabilmente sostenuto"

La narrazione è ovviamente di stampo nipponico, ma si tiene ben lontana da certi estremi ormai indigesti per buona parte del pubblico occidentale. Non manca una certa ridondanza nei discorsi, né si fanno attendere i siparietti comici al limite del ridicolo, ma la caratterizzazione dei personaggi principali è tale che ci si scopre interessati alle loro vicende, al loro passato, alla loro inevitabile evoluzione forgiata dai drammi di una guerra ovviamente edulcorata, ma comunque opprimente, deprimente, soffocante.

La trama non stupisce, eppure intrattiene più che degnamente, invogliando il videogiocatore a scoprire le sorti del coraggioso Claude Wallace, a conoscerne la progressiva maturazione non solo come uomo, ma anche come comandante dell’Unità E, manipolo di giovani guerrieri che dovrete controllare in una lunga serie di missioni il cui obiettivo finale sarà, quasi sempre, quello di catturare la base nemica entro un certo numero di turni.

Esattamente come negli altri episodi della saga, la battaglia inizia e si risolve soprattutto sulla mappa tattica, menù statico in cui potrete visionare le conformità dell’ambientazione di turno, con tanto di linee e frecce che suggeriscono la strategia da adottare; attivare alcuni poteri speciali, che per esempio andranno ad incrementare l’attacco o la difesa di alcune unità; prendere l’effettivo controllo di un soldato, opzione che vi costerà un punto azione.

Nei panni dell’unità scelta, finalmente scesi sul campo di battaglia vero e proprio, con tanto di telecamera posta alle spalle dell’avatar, potrete attaccare i nemici a portata di tiro, sperando nella buona mira del vostro soldato, potendolo eventualmente spostare fino a quando la relativa barra non sarà del tutto vuota, eventualità che vi costringerà a tornare sulla mappa tattica, pronti a spendere un punto azione dopo l’altro, prima di cedere il controllo alle truppe avversarie.

[caption id="attachment_189600" align="aligncenter" width="1000"]Valkyria Chronicles 4 screenshot I soldati si dividono in sei diverte tipologie di unità a cui poi vanno aggiunti i mezzi corazzati come i carri armati[/caption]

Contrariamente a molti giochi dello stesso genere, Valkyria Chronicles 4 mantiene sempre alto l’interesse del videogiocatore, anche del neofita come già anticipato, grazie ad un ritmo insospettabilmente sostenuto. Gestire i propri soldati, attraverso vari menù che vi permetteranno di potenziarne statistiche ed equipaggiamento, richiede ovviamente un minimo d’impegno, per quanto l’anima ruolistica della produzione proceda su binari piuttosto profondi e non permetta chissà quale libertà decisionale. Inoltre, dovrete effettivamente attendere le mosse della CPU prima di riprendere il controllo della situazione in prima persona.

Eppure, tutto scorre a gran velocità, complice una profondità di gameplay non così accentuata. Bisogna sempre attaccare con le unità più indicate; è fondamentale avere un piano d’azione ben delineato; conoscere potenzialità e punti deboli di ogni tipologia di soldato è semplicemente vitale. Ciononostante, si può (quasi) sempre rimediare ad un proprio errore, rivedere al volo la propria tattica, utilizzare un potere speciale per ribaltare, o quanto meno riequilibrare l’andamento della battaglia.

Gli attacchi navali, per esempio, feature nuova di zecca di questo episodio, comando speciale utilizzabile solo in una manciata di missioni, sono realmente in grado di influenzare la partita, soprattutto se attivati al momento più opportuno. Similmente, i granatieri, soldati che fanno il loro debutto in Valkyria Chronicles 4, godono di sufficiente potenza di fuoco da costringere i veterani della saga a rivedere le proprie strategie offensive e difensive. Grazie ai loro mortai, difatti, possono colpire da distanze siderali, eliminando in un colpo solo anche più di un’unità.

La loro introduzione, tra l’altro, fa il paio con mappe che si sviluppano in verticale, fattore che moltiplica ulteriormente le possibilità tattiche a cui fare affidamento per prevalere sul nemico. Conquistare un’altura, difatti, significa avere un vantaggio non da poco, visto che cecchini e granatieri potranno coprire ampie zone, sia fornendo fuoco di supporto, sia favorendo l’avanzata dei propri commilitoni eliminando ogni unità a tiro.

L’elenco delle novità, a conti fatti, si chiude qui, confermando il sostanziale immobilismo della saga, la sua scarsa tendenza ad innovarsi e rinnovarsi. Potrebbe sembrare un difetto, ma non lo è in questo caso,non quando il level design offre sfide sempre nuove e diverse, costringendo il videogiocatore ad adeguare e riscrivere continuamente le sue strategie.

[caption id="attachment_189599" align="aligncenter" width="1000"]Valkyria Chronicles 4 screenshot 3 Alcuni elementi climatici, come nebbia e ghiaccio, costituiranno spesso e volentieri ulteriori ostacoli da tenere in considerazione[/caption]

La vera forza di Valkyria Chronicles 4 consiste proprio nella sua trasversalità. Rinunciando ad un pizzico di profondità, grazie alla sua immediatezza, ai ritmi sostenuti, al gameplay che fonde strategia con un pizzico di azione, la produzione SEGA si rivela ideale per un pubblico ampissimo. I veterani resteranno affascinati dalla trama, dal delizioso art design e non disdegneranno, una volta tanto, un’esperienza più rilassata, ma non per questo del tutto priva di difficoltà o ostacoli. I neofiti, dal canto loro, troveranno il titolo ideale con cui iniziarsi al genere, scoprendo un’avventura accondiscendente, progressivamente impegnativa, priva di complessi menù con cui interfacciarsi.

Dopo uno spin-off poco riuscito Valkyria Chronicles è tornato sui suoi passi. Non sarà un capitolo originalissimo, ma siamo di fronte ad un ottimo, divertentissimo e godibilissimo strategico a turni, consigliato praticamente a chiunque.

Continua a leggere su BadTaste