Valiant Presenta: Unity 1, la recensione
Valiant Presenta: Unity 1, elegante spillato, si presenta fin da subito con tre ottime storie di qualità sopra la media sia per i testi che per i disegni
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
La Panini Comics riporta sui chioschi dei giornali il marchio Valiant vent'anni dopo l'allora iperattiva Play Press. Valiant Deluxe Presenta, appena annunciatovi, è solo il secondo appuntamento che fa seguito alla collana in oggetto: Valiant Presenta. Dopo l'esperimento dei brossurati monografici, la casa editrice modenese ha deciso di investire anche nella grande distribuzione delle edicole con uno spillato che sfrutti il lancio di due serie inedite e una tra le più consolidate del ricco portafoglio americano. È una scelta felice perché questo elegante spillato si presenta fin da subito con tre ottime storie di qualità sopra la media sia per testi che disegni.
La seconda avventura è in realtà la diciannovesima dell'apprezzata X-O Manowar di Robert Venditti e Cary Nord, nata con il rilancio del 2012 della Valiant Entertainment. È collegata strettamente alle vicende di Unity #1, tanto da esserne un vero e proprio tie-in e ne racconta le fasi successive allo scontro tra Ninjak e X-O Manowar, oltre alla sfida tra Aric e il massiccio Volo per stabilire il ruolo di comando. Questa storia, come la precedente, è intensa, emotiva e palesa le qualità più nobili del protagonista. Il risultato artistico del lavoro di Cary Nord alle matite e ai colori, avendo rinunciato al consueto supporto di un esperto come Moose Baumann, è molto interessante e anomalo per un fumetto mainstream. L'effetto complessivo è simile a quello di un acquarello dove il contesto è quasi assente, sostituito da uno sfondo bianco che focalizza l'attenzione sui primi piani, conferendo al tutto un senso di incompletezza, di work in progress, per nulla disprezzabile.
In conclusione la fresca testata Panini si distingue per coerenza e peculiarità sul mercato attuale. Aric e Gilad sono prima di tutto guerrieri, nel senso epico del termine, con un irrinunciabile codice morale e diventano eroi solo applicandolo, come moderni cavalieri medioevali. Le loro radici così profonde nel passato delle fortune e delle sventure della nostra specie, trasmettono un'attrazione tutta propria che li colloca in una dimensione ben distinta dai supereroi Marvel e DC e permette loro di essere a essi alternativi o complementari. Rispetto a questi ultimi sono soggetti più complessi da rendere fruibili, non solo perché meno noti ma anche meno riconducibili a un simbolo, a un costume. La loro forza è più letteraria che estetica ma ha bisogno di entrambi questi due elementi per produrre qualcosa di credibile, che funzioni.
Per questo la Valiant ha messo in campo alcuni delle migliori firme del panorama d'oltre oceano, affidando loro una scommessa tutt'altro che facile da vincere: riportare rapidamente ai vecchi fasti quei personaggi entrati negli anni '90 prepotentemente nel cuore dei lettori. Siamo decisamente sulla buona strada grazie anche e soprattutto al lavoro di questi autori, confermata dai 5 nuovi titoli del 2015 e dal tutto esaurito lo scorso mese, di The Valiant #1 di Jeff Lemire, Kindt e Paolo Rivera, che ha superato le 22 mila copie, come sapete, andando immediatamente in ristampa.